Monica InnauratoAbbiamo sempre detto che la natura, con i suoi colori con la sua fantasia, sembra disegnare vegetali e animali usciti da film di fantascienza. Un esempio di questo quadro perfetta è il Mycena subcyanocephala, una specie di fungo molto particolare e interessante.
Il colore del suo cappello infatti ha una tonalità bluastro-violacea che diventa traslucido con l’età, permettendo a chi li osserva di vedere la luce trapassarlo. Questa caratteristica li rende molto riconoscibili in mezzo alla vegetazione circostante.
La presenza di questi funghi può essere osservata soprattutto tra il finire dell’estate e l’inizio dell’autunno, quando le temperature sono ancora miti e l’umidità è presente. La dimensione dei cappelli di Mycena subcyanocephala è piccolissima e presenta dei bottoni sulla superficie alti appena 1mm. Questo lo rende uno dei funghi più piccoli al mondo.
Questo piccolissimo spettacolo della natura è un fungo saprofita che si nutre di materia organica in decomposizione. Anche se raro trovarli, crescono nei boschi, prati o giardini, dove si nutrono di foglie morte, tronchi o residui vegetali. La presenza di questi funghi è un segnale che l’ecosistema sta funzionando correttamente, contribuendo al ciclo di decomposizione e riciclaggio della materia organica.
La foto del Mycena subcyanocephala diventa virale
Il fungo Mycena subcyanocephala è originario di Taiwan ed è diventato famoso grazie alle foto condivise da un farmacista di Taipei, Eric Cho. Dopo aver individuato il fungo su un pezzo di legno, Cho ha notato un cambiamento di colore da grigio-bianco a blu dopo tre mesi di cure attente.
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Così ha pensato di condividere le foto su iNaturalist e in pochissimo tempo sono diventate virali e hanno ottenuto migliaia di like e retweet. La scoperta di questa specie aggiunge alla biodiversità fungina di Taiwan e dimostra l’importanza di esplorare la diversità biologica nelle regioni tropicali.
Con le sue caratteristiche uniche, Mycena subcyanocephala si conferma come una testimonianza della bellezza e della complessità del regno fungino.
Martina Pragliola
Manuela Chimera
