Tutti pensiamo di conoscere bene il nostro corpo e quando si pensa allo sporco, ai germi e ai batteri, durante l’igiene quotidiana strofiniamo piedi, ascelle e sopratutto le unghia. Ma in pochi sanno che in effetti non sono le unghia la parte più sporca del corpo, ma è l’ombelico.
Nonostante all’apparenza sembri un punto innocuo del ventre non lo è affatto. In un recente video pubblicato sul proprio canale YouTube, il dottor Sermed Mezher, rivela i rischi di una scarsa pulizia ombelicale.
Anche uno studio del 2012 ha esaminato i batteri presenti nell’ombelico di 60 persone sane ed ha scoperto che ospita una media di 67 specie batteriche diverse e che il 10% delle persone studiate aveva batteri che causano malattie.
L’ombelico, un ricettacolo di germi e batteri
L’ombelico è considerato un punto sporco del corpo perché è il luogo ideale per la crescita dei batteri. Ha pieghe e solchi che possono intrappolare la pelle morta, il sudore, l’olio e altri detriti, creando un ambiente umido e caldo perfetto per lo sviluppo dei batteri.
Pulirlo non aiuta soltanto a prevenire la comparsa di odori sgradevoli ma a volte a scongiurare gravi infezioni come l’Onfalite, un’infiammazione ombelicale che presenta sintomi come sono arrossamento, bruciore, dolore e secrezioni maleodoranti.
L’igiene dell’ombelico è importante tanto quella di mani e piedi e dovrebbe essere svolta quotidianamente.Per pulirlo nel modo corretto durante la doccia, strofinatelo con una spugna imbevuta di acqua in modo da rimuovere pelle morta e residui vari.
In alternativa potete preparare anche l’acqua salina, facendo bollire un pizzico di sale in 1 litro di acqua e utilizzandola per disinfettare l’ombelico. Una volta pulito è fondamentale asciugarlo per bene, magari utilizzando un asciugamano di cotone.
Dopo la doccia, se siete soliti utilizzare creme corpo, evitate di mandarle all’interno dell’ombelico per ovvie ragioni che vi abbiamo spiegato precedentemente. Stesso discorso vale anche per i deodoranti o tutti i prodotti contenenti alcool, che potrebbero irritarlo e causare infiammazioni.