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Stop al lancio in aria di palloncini di plastica: arrivata la decisione di un comune italiano, si rischia una multa salata

Sempre più comuni italiani stanno diventando plastic free. Tra questi Jesolo, dove il sindaco ha firmato un’ordinanza che prevede il divieto di lanciare palloncini, lanterne volanti e coriandoli di plastica, tutto ciò per tutelare l’ambiente. Per i trasgressori, la multa prevista è abbastanza alta.

Rispetto dell’ambiente. E’ questa la regola principale che fortunatamente molte città stanno adottando, considerando l’eccessivo inquinamento ambientale di questi ultimi tempi. Così in un comune italiano, Jesolo in Veneto, il sindaco Christofer De Zotti, ha firmato un’ordinanza specifica contro l’inquinamento e i danni ambientali causati dalla plastica. In particolare, l’ordinanza prevede lo stop al lancio di palloncini, lanterne volanti, coriandoli in plastica e di altri dispositivi riempiti con gas più leggeri dell’aria. Così facendo il sindaco ha aumentato le pratiche per consolidare la città come un Comune plastic free.

Cosa dice l’Ordinanza contro il lancio di palloncini e coriandoli in plastica

Nell’ordinanza c’è una precisazione: non sono vietati in generale, i bambini infatti potranno continuare ad avere il loro palloncino. Ad essere vietato, invece, è l’abbandono e le pratiche che lo facilitano. Mentre per quanto riguarda i coriandoli, sono vietati quelli in plastica, anche se, tranne qualche caso, molti di quelli in commercio sono biodegradabili. Ed è per questo che il Comune, come è successo in altre città, ha adottato un’ordinanza che vieta il lancio di palloncini, di lanterne volanti, di coriandoli in plastica e di altri dispositivi riempiti con gas più leggeri dell’aria. Questo perché studi effettuati a livello internazionale, hanno dimostrato le conseguenze dannose dei frammenti di palloncini di plastica e nastri colorati che li trattengono, abbandonati nell’ambiente.

Per i trasgressori la multa sarà di 200 euro

palloncino vola via

Le violazioni al provvedimento – come si legge nell’ordinanza – comportano una sanzione amministrativa di 200 euro. E i controlli non mancheranno, considerando che il provvedimento vuole essere anche un invito ad una maggiore responsabilità collettiva.