Monica InnauratoIl sorbo è un albero deciduo che in primavera produce fiori bianchi o crema che si trasformano in frutti rossi, simili a piccole mele. Questo affascinante albero ha una lunga storia e molteplici utilizzi. La sua presenza è legata a tradizioni popolari e credenze antiche, ma continua ad essere apprezzato per il suo valore estetico e culinario, tanto che in Germania è stato eletto l’Albero dell’anno 2024 dall’Associazione tedesca Baum Des Jahres.
La storia del sorbo è antica e affonda le sue radici nella tradizione popolare di molte culture. In molte regioni europee è da sempre associato alla magia e alla protezione contro le forze maligne. Si credeva che appendere i suoi rami sopra le porte e le finestre delle case proteggesse gli abitanti dalle streghe e dai demoni.
Il sorbo, l’albero in grado di vivere 200 anni
Il sorbo è un albero che può vivere fino a 200 anni e può raggiungere un’altezza compresa tra i 5 e i 10 metri. Presenta una corteccia liscia di colore marrone chiaro e foglie che in autunno diventano variopinte e offrono uno scenario da favola. I fiori bianchi, riuniti in infiorescenze, sbocciano durante i mesi estivi, mentre i frutti maturano verso la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno.
Sebbene i frutti non siano commestibili, in quanto contengono una sostanza velenosa che provoca nausea, sono molto importanti in quanto forniscono nutrimento a vari tipi di uccelli.
In campo medico, il sorbo montano è stato ampiamente utilizzato per le sue proprietà terapeutiche. Le sue foglie e fiori sono noti per le loro proprietà astringenti e antidiarroiche, che possono aiutare a trattare problemi digestivi. Inoltre è stato dimostrato che l’estratto di sorbo ha effetti antinfiammatori, antiossidanti e antimicrobici, che possono aiutare a combattere le infezioni e promuovere la guarigione.
Essendo un albero che riesce a resistere alla siccità e al sole è diventato molto comune per adornare giardini, viali e aiuole e regalare un’oasi di verde nei centri urbani.
Martina Pragliola
Manuela Chimera
