I frutti di bosco sono frutti di piante arbustive, molto amati e utilizzati ampiamente in ricette, principalmente per guarnire dolci e torte. Ne esistono di tantissimi tipi more, mirtilli, ribes e lamponi hanno una propria stagionalità. Non sempre quindi i consumatori possono reperirli freschi. Per chi desidera mangiarli in ogni stagione dell’anno, può consumarli surgelati.
L’utilizzo di questo alimento surgelato tuttavia può riservare delle insidie, è giusto seguire delle accortezze dopo averli scongelati, cuocerli. Scopriamo perché bisogna seguire questa indicazione
Perché bisogna consumare i frutti di bosco cotti
A evidenziare il problema è proprio il “Ministero della salute“, in un comunicato del 30 Settembre 2013. Ma perché la cottura? Perché in assenza di questo semplice quanto importante procedimento, il consumatore corre il rischio di contrarre l’epatite A.
Raccomandazioni per i consumatori dal ministero
Si raccomanda di consumare i frutti di bosco surgelati solo ed esclusivamente previa cottura. Il virus dell’epatite A, infatti, sopravvive a basse temperature, ma viene rapidamente inattivato dal calore. Per esempio, facendo bollire i frutti di bosco per almeno 2 minuti viene garantita la salubrità dell’alimento.
Si coglie l’occasione per rammentare che è bene consumare i frutti di bosco freschi ed ogni altra frutta o verdura cruda solo dopo un accurato lavaggio.
Cosa è l’Epatite A
L’epatite A è un’infezione epatica causata dal virus HAV, uno dei virus che provoca un’infiammazione che compromette le funzioni del fegato. Sono svariati i fattori scatenanti per l’insorgenza dell’infezione. Tra questi per l’appunto il consumo di alimenti precedentemente manipolati da persone infette con conseguenti fenomeni di contaminazione.
Altre modalità di possibile contagio sono:
- la contaminazione bevendo acqua che presenta quantità, anche minime, di virus;
- l’ingestione di frutti di mare o di pesce contaminati dallo scarico delle fognature;
- il contatto sessuale, o comunque situazioni di promiscuità con persone infette anche asintomatiche.
Tra i sintomi più evidenti dell’Epatite A ci sono:
- nausea;
- vomito;
- perdita di appetito;
- affaticamento
- dolori addominali, in particolare modo nella regione del fegato;
- ittero, ovvero ingiallimento di occhi e pelle;
- dolori muscolari;
- febbre lieve;
- urine di colore scuro.