Tra i fiori più carichi di significato troviamo il fiore di loto. Questa pianta, proveniente dall’Asia sudorientale, nel corso del tempo ha affascinato milioni di persone con i suoi elementi estetici e simbolici.
Questo magnifico fiore è in grado di donare colore e unicità a qualsiasi giardino. Coltivarlo può sembrare una sfida, ma seguendo alcune semplici indicazioni, è possibile ottenere risultati appaganti.
Come coltivare il fiore di loto
Innanzitutto, il fiore di loto richiede un ambiente acquatico per crescere correttamente. È possibile coltivarlo in stagni naturali o in contenitori adeguatamente dimensionati riempiti con acqua. Le radici del fiore vengono piantate nel fango del fondo del contenitore o del laghetto. È importante utilizzare un substrato ricco di nutrienti, come un misto di argilla e compost organico.
Durante il periodo di crescita, richiede una buona esposizione alla luce solare, preferibilmente almeno 6-8 ore al giorno. Per quanto riguarda la fertilizzazione è possibile utilizzare fertilizzante liquido specifico per fiori acquatici.
Questo particolarissimo fiore assume significati diversi in base al colore. Il fiore di loto bianco è il più comune e piacevole della specie. In base alla tradizione buddista simboleggia la purezza e la perfezione spirituale.
Quello rosso invece è un simbolo della passione e dell’amore. In moltissime culture invece simboleggia l’amore per la verità e l’illuminazione. Quello azzurro simboleggia la saggezza e la conoscenza, mentre quello rosa, che è il più importante è il fiore del sacro e del divino.
Il fiore di loto ha avuto un ruolo culturale e spirituale significativo in molte tradizioni e credenze. In India è associato alla dea Saraswati, la dea della conoscenza, dell’arte e della letteratura. Negli anni ’70, la bandiera indiana ha incorporato l’immagine del fiore di loto come simbolo del paese. In Cina invece è associato alla dea Guanyin, la dea della compassione e dell’amore. In Giappone è associato alla dea della musica e della poesia.