Il cavolfiore è una verdura molto apprezzata per le sue proprietà nutritive e per il sapore delicato. Una delle cose più belle del cavolfiore è la sua versatilità in cucina. Può essere consumato crudo, cotto al vapore, bollito, grigliato o al forno. Ma siamo certi di saperlo pulire e cucinare senza sprechi? Del cavolfiore non si butta niente e oggi vedremo come pulirlo e cucinarlo nel modo giusto.
Come abbiamo già anticipato il cavolfiore si presta bene ad essere cucinato in tantissimi modi, ma quello che lo rende così amato e popolare sono i numero benefici che apporta alla salute. Il suo alto contenuto di vitamina C sostiene il sistema immunitario e combatte i radicali liberi nel corpo. Inoltre, contiene sostanze fitochimiche come il sulforafano, che hanno dimostrato di avere proprietà anticancerogene.
Consumandolo regolarmente grazie all’apporto di vitamina K, anche il cervello e le ossa ne trarranno beneficio. Inoltre, il suo contenuto di fibre può contribuire alla prevenzione delle malattie cardiache, dell’obesità e del diabete.
La ricetta anti-spreco per cucinare il cavolfiore
Detto questo torniamo a vedere come pulirlo prima di cucinarlo. La maggior parte delle persone commette l’errore di privarlo del gambo e delle foglie esterne per cucinare solo il cuore. Queste estremità trattate come scarti, sono molto saporite e non dovrebbero essere sprecate. Per questo motivo oggi vi daremo la ricetta anti spreco che utilizza proprio le parti scartate del cavolo.
Prendete il gambo e le foglie del cavolo, lavatele in acqua fredda per rimuovere impurità e residui di terra e tagliatele in verticale. A questo punto, prendete una padella e mettete a soffriggere aglio e olio. Quando l’aglio sarà dorato, versate nella padella le foglie e il gambo del cavolo e lasciate cuocere. Aggiungete il sale, mescolate e in men che non si dica il vostro salutare contorno è pronto per andare in tavola.
Questa ricetta è ideale per accompagnare minestre o un bel piatto di legumi come ceci, fagioli o lenticchie.