I muri verdi o giardini verticali sono una soluzione green efficace contro i problemi di surriscaldamento dei centri abitati. Questi muri sono una protezione dall’inquinamento atmosferico, acustico dissipando i rumori.
In estate mitigano le temperature impedendo ai raggi del sole di surriscaldare le superfici. Tra i numerosi vantaggi, l’istallazione di questi muri fornisce coibentazione dell’abitazione che permette al riscaldamento di funzionare meno e risparmiare.
Queste istallazioni verdi sono anche benefiche per l’occhio umano rilassandolo, spesso muri spogli riflettono molta luce solare che a lungo andare stressa l’occhio umano. Vediamo cosa sono questi muri verdi e come istallarne uno.
Tipologie di muri verdi
Vediamo nel dettaglio le varie tipologie di muri verdi, tutte facilmente adattabili a qualsiasi superficie architettonica e modulabili a seconda delle specifiche esigenze:
– rivestimenti parziali o totali di facciate esterne
– pareti autoportanti
– muri di contenimento
– recinzioni
Le pareti verdi possono essere realizzate su grandi pannelli o moduli pre-assemblabili, che ben si integrano con le caratteristiche della parete e che garantiscono la funzionalità di porte e finestre.
Possiamo avere in oltre due tipologie di impianto: la facciata ventilata, ideale per coprire i muri esterni di grandi edifici, e le pareti fonoassorbenti, progettate esclusivamente per garantire isolamento acustico e abbellimento di aree urbane in prossimità di scali, raccordi stradali e autostradali, ferrovie.
La facciata ventilata
Tra i sistemi più diffusi di verde verticale, prevede una tecnica costruttiva di assemblaggio di pannelli già completi di vegetazione.
Questo impianto ha il vantaggio di garantire la sostituibilità anche di un singolo pannello. Il periodo di assestamento delle piante dalla posa dell’impianto è di circa 12 mesi e in genere i substrati colturali posti a supporto della vegetazione (con piante selezionate dai vivaisti), garantiscono la distribuzione uniforme dell’acqua e una superficie verde per tutto l’anno.
I pannelli sono realizzati generalmente in lamiera di alluminio ossidato con struttura a celle per ospitare le piante e scanalature per favorire il flusso dell’acqua.
Il lato posteriore dei pannelli è cieco, quindi nessun pericolo ‘umidità’ per i muri dell’edificio. I moduli, inoltre, vengono fissati alla parete attraverso una griglia in alluminio che funge da supporto, e resiste all’umidità e agli agenti atmosferici.
Tra l’impianto e la parete viene lasciato uno spazio (camera d’aria) per garantire la ventilazione e l’isolamento termo-acustico. Le piante vengono posizionate su uno sub-strato irrigante di feltro di polipropilene che all’interno racchiude un nucleo di torba e perlite espansa.
Quali piante mettere a dimora?
Quali sono le specie vegetali più adatte ad un rivestimento naturale per edifici o per barriere acustiche, che tipo di manutenzione necessitano.
Per quanto riguarda le piante la scelta è rivolta quasi sempre su varietà a bassa manutenzione, che necessitano cioè di poche cure e interventi sporadici durante l’anno. Altra caratteristica importante, devono essere tappezzanti, quindi rampicanti, cespugli, arbusti e piante pendenti.
Per quanto riguarda le varietà da prato, le più utilizzate sono suddivisibili in 2 categorie:
- varietà microterme: (graminacee) perché resistono bene al freddo ma non al caldo
- varietà macroterme: (zizzania e gramigna) perché amano i climi caldi e con le basse temperature perdono colore ed entrano in riposo vegetativo per poi ‘rinverdirsi’ in primavera
Tuttavia, la scelta delle essenze deve tener conto di diversi fattori, tra cui i più importanti sono la zona geografica in cui l’edificio è ubicato (esposizione al sole, ventosità, orientamento…), il fabbisogno idrico e fioritura delle essenze e la tipologia di impianto e substrato utilizzato.
Risulta importante seguire lo sviluppo e l’adattamento soprattutto nei primi 8-12 mesi dalla posa. Irrigazione e fertilizzazione sono le cure fondamentali per tutte le varietà impiegate nelle pareti vegetali. Per garantire acqua e concime si ricorre spesso a sistemi automatici incorporati negli impianti stessi, tramite collettori disposti orizzontalmente a diversi livelli della parete. Nei sistemi di irrigazione automatica si possono istallare contenitori che raccolgono acqua piovana, la stoccano e la mandano al muro verde.