In tutto il mondo i crisantemi sono simbolo di vitalità, gioia e festa. In Italia il significato simbolico di questo fiore è il lutto o il giorno dei morti. Ma quale leggenda ruota intorno a questo fiore? Scopriamo perché in Italia è associato al lutto.
I crisantemi o anche soprannominati “margherita a 16 petali” sono i fiori di una pianta appartenente alle angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteracee che comprende piante erbacee perenni o annuali, originarie di molte parti del mondo, dall’Europa alla Cina, con numerosi ibridi e varietà coltivati come piante ornamentali in floricoltura e nel giardinaggio.
Il fiore dei morti
In Europa, compresa l’Italia, i crisantemi sono tipicamente utilizzati come dono ai cari defunti in cimitero ed in generale è associato a situazioni di lutto. Questa associazione probabilmente è dovuta al fatto che questa pianta fiorisca proprio tra la fine di Ottobre e l’inizio di Novembre, in concomitanza con il giorno dei morti (2 Novembre).
In altre culture questo significato è sostituito da quello opposto di gioia e convivialità.
In Giappone
Il crisantemo costituisce un simbolo davvero importante nell’Impero del Sol Levante, essendone l’emblema ufficiale. E’ associato al trono imperiale, detto Trono del Crisantemo, dall’imperatore Go-Toba nel XII secolo ed è inserito nello stendardo imperiale del Giappone. L’attuale stendardo dell’imperatore del Giappone è costituito da un crisantemo dorato di sedici petali posto al centro di uno sfondo rosso. L’Imperatrice utilizza lo stesso simbolo, ma esso è a forma di coda di rondine. Il principe e la principessa ereditari utilizzano la medesima bandiera, le differenze consistono soltanto in un crisantemo leggermente più piccolo e un orlo bianco al centro.
La leggenda
Un’antica leggenda narra che in un piccolo villaggio una bambina vegliava in lacrime sulla mamma moribonda, ma uno spirito impietosito, vedendo la bambina tanto disperata, le comparve vicino e le porse una margherita. Gli disse di darla alla morte perché gli spiriti avevano concesso e lei e sua madre di continuare a restare insieme per tanti giorni quanti erano i petali del fiore.
Quando lo spirito scomparve, la bambina con molta cura e delicatezza, iniziò a ridurre i petali in striscioline sottilissime senza farli staccare. Quando giunse la morte, che già era stata avvertita dallo spirito della concessione fatta alla bambina, vide il fiore dall’infinito un numero di petali.
Decise di non portar via la donna e disse alla bambina che le avrebbe fatto un dono. Concedere a lei e alla sua mamma di passare insieme tanti anni quanti erano i petali del fiore, e detto ciò se ne andò.