A Bali un gruppo di ragazzi ha letteralmente trasformato una discarica abusiva in un campo di girasoli. Tuttavia, prima che vi precipitiate a fare lo stesso, magari facendovi male con i rifiuti o intossicandovi con le scorie, è bene specificare che i ragazzi in questione si sono prima organizzati. Infatti sono stati aiutati da attivisti e altre associazioni per svolgere tale lavoro.
Da discarica a campo di girasoli
Sulla riva del fiume Nyanyi, a Bali, per mesi e mesi diversi campion hanno scaricato rifiuti sulle sponde, inquinando il terreno, l’aria e anche il corso d’acqua. Per qualche motivo qualcuno aveva deciso che quello fosse un buon punto da trasformare in una discarica illegale.
Così i fratelli Gary, Kelly e Sam Bencheghib, che nel 2020 avevano fondato un’organizzazione ambientalista, la Sungai Watch (che è nata con lo scopo di proteggere e ripristinare gli ecosistemi dell’Indonesia), hanno deciso di rimuovere quella discarica.
Per farlo, però, sono stati aiutati da attivisti e volontari di altre associazioni. Così, nei modi debiti, hanno rimosso qualcosa come 17mila chili di rifiuti plastici nel giro di tre settimane. Proteggendosi con guanti, mascherine e stivaloni, hanno ripulito tutta la riva dai rifiuti.
Ma non solo: hanno poi piantato dei girasoli. Queste piante, infatti, sono capaci di depurare il terreno da diverse sostanze inquinanti, fra cui anche l’arsenico e il piombo.
Come dicevamo prima, l’organizzazione in questione sa come agire in tali casi. Con i rifiuti non bisogna mai scherza e non si può improvvisare. Per esempio, ci si può ferire con rifiuti appuntiti. Inoltre, non sapendo cosa ci sia, è possibile imbattersi anche in rifiuti tossici e pericolosi per contatto o per inalazione. Per esempio in precedenza avevano installato nei fiumi 180 barriere galleggianti per intrappolare i rifiuti, evitando così che finissero con l’andare a inquinare ulteriormente gli oceani.
A proposito: lo sapevate che esiste anche la discarica di smartphone più grande del mondo? Si trova proprio qui.