Nei boschi dell’Appennino modenese è stato fotografato un coleottero che si riteneva estinto da tempo, il Dytiscus mutinensis. Fabrizio Bernardi ha avuto la fortuna di incontrarlo a S. Annapelago, nel Parco regionale del Frignano.
Il Dytiscus mutinensis, chiamato anche ditisco modenese è una specie di insetto acquatico e si trova principalmente nelle acque dolci dell’Italia settentrionale, in particolare nella zona del fiume Po.
Il coleottero che si nutre di insetti
Il suo corpo è di ovale e allungata, con una lunghezza che può raggiungere i 4 centimetri. Gli adulti di questa specie sono di colore nero o marrone scuro, con riflessi bluastri o verdi sul dorso. Sono dotati di ali e possono volare, ma preferiscono spostarsi a nuoto sott’acqua grazie ai loro forti arti posteriori.
Questo coleottero essendo carnivoro, si nutre di larve di mosche e zanzare, crostacei e molluschi. È un predatore molto abile, in grado di individuare le prede grazie ai sensi chimici e all’ottima vista. Per catturarle, si nasconde tra la vegetazione acquatica o tra le rocce e poi le sorprende con un rapido movimento degli arti.
Gli adulti del ditisco modenese hanno una vita relativamente breve, che può durare da alcune settimane a un paio di mesi. Durante questo periodo, si accoppiano e le femmine depositeranno le uova per iniziare un nuovo ciclo di vita. Questo ciclo riproduttivo generalmente avviene durante i mesi estivi, quando le temperature sono più favorevoli.
Nonostante la sua capacità di nuotare e volare, il Dytiscus mutinensis ha una limitata capacità di diffusione e si trova principalmente nelle acque della sua area di origine. È considerato un indicatore di salute degli ecosistemi acquatici in cui vive, in quanto è sensibile all’inquinamento dell’acqua e alle alterazioni ambientali.
Dopo le foto finalmente ci sono le prove del fatto che non è estinto come si pensava, anche se servono aggiornamenti sullo status, visto numero successivamente sono stati segnalati altri avvistamenti, ancora non confermati e documentati.