Proprio come dice il proverbio “una mela al giorno toglie il medico di torno”. Questi straordinari frutti sono davvero salutari e ricchi di nutrienti. Non tutte le mele però sono uguali. Quando le utilizziamo per fare dolci ad esempio, se non conosciamo le caratteristiche della varietà scelta, potremmo compromettere il risultato finale.
Le mele si suddividono in 3 categorie: quelle da tavola, da cottura e le mele da sidro. Andiamo a conoscerle meglio.
3 diverse varietà di mele e i loro utilizzi
Le mele da tavola sono quelle che vengono generalmente consumate crude, come spuntino o come dessert. Sono succose, dolci e croccanti, ideali per essere mangiate al naturale o aggiunte a insalate e frullati. Tra le varietà da tavola più comuni ci sono le Fuji, Gala, Red Delicious e Granny Smith.
Quelle da cottura, come suggerisce il nome, sono particolarmente adatte alla preparazione di dolci e piatti cotti. Queste mele sono solitamente più aspre rispetto a quelle da tavola. La loro consistenza soda e il loro sapore intenso le rendono perfette per torte, crostate, marmellate e salse. Alcune delle varietà da cottura più popolari includono le Granny Smith, Bramley e Golden Delicious. Queste mele mantengono benissimo la cottura.
Infine, quelle da sidro sono quelle che vengono utilizzate per la produzione del sidro, una bevanda fermentata molto popolare in alcune culture. Le mele da sidro hanno un sapore unico e sono caratterizzate da un equilibrio tra acidità e dolcezza. Sono particolarmente ricche di zuccheri e tannini, che conferiscono al sidro il suo caratteristico aroma e sapore. Tra le varietà più comuni troviamo le Dabinett, Yarlington Mill e Kingston Black. Queste mele vengono selezionate con cura per garantire una buona fermentazione e produrre un sidro di alta qualità.
Detto questo ora sapete che per preparare un dolce dovrete utilizzare quelle da tavola se non volete rovinare la ricetta ed ottenere un dolce troppo asciutto o troppo umido.