Ne mangiamo in grande quantità. Molto spesso però la frutta e verdura sulle nostre tavole è piena di pesticidi. Lavarle con l’acqua non basta a eliminare tutte le tracce. Allora come risolvere il problema? Una recente scoperta potrebbe mettere la parola fine all’uso dei pesticidi su frutta e verdura.
Sono consigliati da quasi tutti i nutrizionisti per la nostra alimentazione quotidiana e il nostro benessere. Ricche di vitamine, sali minerali e antiossidanti, la frutta e la verdura sono un alimento indispensabile per il nostro organismo. Ma quello che dovrebbe essere un cibo sano può essere in realtà pieno di pesticidi. Sempre più sostanze chimiche vengono utilizzate per preservare frutta e verdura. A volte lavarle bene, solo con acqua, non riesce a eliminare tutte le tracce di queste sostanze. Una soluzione sembra fortunatamente esserci. Nei laboratori dell’Agenzia Enea si lavora a un progetto per ridurre l’uso della chimica: trattare frutta e verdura con i raggi ultravioletti per ridurre l’uso di pestici.
La recente scoperta grazie a cui si potrebbe ridurre l’uso di pesticidi
Trattare frutta e verdura con raggi ultravioletti, per ridurre del 50% la quantità di pesticidi e conservarne la freschezza e i valori nutritivi. È quanto punta a realizzare l’Enea nei suoi laboratori di Frascati e Anguillara Sabazia, nell’ambito del progetto di ricerca Ormesi. Il progetto prevede la progettazione di un piccolo robot a controllo remoto per irraggiare frutta e verdura in modo da “stimolarne” le difese e rafforzarne la resistenza ai patogeni.
I primi test sono stati effettuati su basilico, mele e limoni trattati con raggi UV-C e hanno mostrato una migliore reazione di piante e frutti ai comuni patogeni che causano le muffe. Una recente scoperta che potrebbe migliorare tantissimo la qualità dei nostri cibi rendendoli notevolmente più sani. Con questa tecnica potrebbe essere finalmente inutile l’utilizzo di sostanze chimiche per preservare frutta e verdura.