Alcune sono davvero bellissime. Con i loro fiori colorati sembrano perfette per decorare le nostre abitazioni o i nostri giardini. In realtà ci sono alcuni tipi di piante molto conosciute che però al loro interno hanno un veleno tossico per il nostro organismo. Potresti avere anche tu queste piante velenose in casa, ecco la lista di quelle più pericolose.
Non sempre ciò che è bellissimo esternamente, lo è altrettanto internamente. Una regola che vale anche per il mondo vegetale. Ci sono alcune piante infatti che se esteticamente sono molto affascinanti, in realtà possono essere velenose e tossiche per il nostro organismo e anche per i nostri amici animali. Soprattutto se ingerite. Bisogna fare molta attenzione quindi se vi accorgete di averle in casa. Noi cercheremo di darvi una mano elencando quali sono le piante più velenose.
Perché queste piante sono pericolose
La velenosità delle piante dipende dalle sostanze tossiche contenute al loro interno. Queste molecole dannose possono essere però distribuite in maniera differente da pianta a pianta. Il veleno può essere contenuto solo in una parte, come i noccioli dei frutti, le foglie, i fiori, la linfa o in tutta la pianta. In generale l’ingerimento delle piante velenose può portare a reazioni allergiche, irritazioni della pelle ma anche intossicazioni e disturbi come nausea, mal di stomaco, vomito e tachicardie. Gli effetti possono variare sia in base alla quantità di veleno nella pianta, sia in base alla dose che si può respirare o ingerire.
Ecco la lista delle piante velenose più comuni in Italia
Una delle piante velenose più comuni è il mughetto. Se viene ingerito senza saperlo, soprattutto in dosi elevate, può portare a intolleranze gastriche, renali, spasmi muscolari e agire sul cuore.
Un’altra pianta tossica è il delphinium, una pianta bellissima dal tipico colore blu intenso. Non è molto difficile trovarla come pianta da ornamento, anzi spesso è molto utilizzata. Eppure tutte le parti della pianta sono tossiche, in quanto contengono veleni pericolosi come gli alcaloidi.
Alla lista si aggiunge l’oleandro, la sua tossicità agisce direttamente sui battiti cardiaci, portando anche a delle aritmie rischiose. E’ bene sapere che più la pianta è giovane, più è tossica.
Infine le ultime due piante considerate pericolose sono l’aconito napello, splendida con il suo tipico colore sfumato tra il blu e il viola, ma allo stesso tempo velenosissima. Gli alcaloidi contenuti al suo interno fanno sì che, se ingerita, la pianta può provocare aritmie talmente gravi da essere potenzialmente letali.