La poligala è una pianta officinale, appartenente alle erbacee.
Questa pianta ha origini tropicali, ma si è adattata molto bene anche nel nostro paese, infatti la possiamo trovare in tutta la penisola. Solitamente si trova in zone di bosco, sui margini dei sentieri oppure in radure di prato ben esposte al sole. Può raggiungere dimensioni anche di due metri di altezza e larghezza e presenta dei rami molto sottili su tutto il fusto, il che la rende molto adatta anche per scopi decorativi.
A cosa serve la poligala
La poligala è conosciuta nel nostro paese soprattutto per i suoi effetti benefici per il nostro corpo. Più precisamente questa pianta ha una funzione sedativa ed inibente nei confronti della tosse. Infatti è spesso usata in casi di influenze con presenza di tosse e raffreddore, ma anche in casi più aggravati come possono essere le bronchiti.
L’estratto di questa pianta lo possiamo trovare in alcuni sciroppi per la tosse assieme ad altre piante officinali, le dosi sono sempre contenute. Questa pianta viene utilizzata per via del suo effetto nei confronti della secrezione di muco, aumentandone la frequenza. Il muco ha azione depurativa e soprattutto si elimina facilmente con qualche colpo di tosse.
Controindicazioni della poligala
La poligala ha però delle controindicazioni, se assunta in dosi maggiori, per un periodo prolungato di tempo, può portare problemi. I principali sono a livello gastroenterico, come ad esempio: vomito, diarrea e nausea.
Altre controindicazioni sono per le donne in gravidanza o nel periodo dell’allattamento.
Inoltre per chi soffre di gastrite o ulcera è sconsigliata, oltre che per le persone che dimostrano effetti ipersensibili ad alcune componenti della pianta in questione. Dunque prima di decidere di autosomministrarsi la poligala, è sempre meglio chiedere un parere al proprio medico od erborista, per avere conferma sulla possibilità di utilizzo della pianta.