Vi è mai capitato di comprare un petto di pollo e trovarci delle strisce bianche? Possono essere più o meno numerose, più in profondità o più in superficie, ma quei filamenti bianchi rappresentando una cosa sola: il grasso. Solo che nel pollo dovrebbe essercene veramente poco.
Le strisce bianche sul petto di pollo sono il grasso
Il pollo è un animale a carne bianca. Una delle parti che mangiamo più spesso è di sicuro il petto di pollo. Più asciutto rispetto alle cosce, tuttavia il petto di pollo si presta a diverse preparazioni. Inoltre è anche una parte magra di questo volatile.
O almeno: dovrebbe esserlo. Rispetto alla carne di manzo, quella di pollo tende a essere più magra (anche se molto dipende dal taglio). Tuttavia a volte vediamo dei filamenti bianchi anche nel petto di pollo. Ebbene: si tratta semplicemente di grasso.
Che in realtà nel petto di pollo non dovrebbe esserci, essendo una parte molto magra. O quando c’è, dovrebbe essercene pochissimo, in quantità praticamente impercettibile. Eppure a volte ci troviamo di fronte a numerosi filamenti biancastri, più o meno spessi che, talvolta, formano quasi delle placche.
In questo caso il problema nasce dagli allevamenti intensivi che tendono a iper nutrire i polli per farli diventare più grassi e grossi. Ma così facendo, non solo danneggiano la salute degli animali, ma creano anche carni molto più grasse di quanto previsto.
Quindi se vedete in vendita dei petti di pollo con troppe striature biancastre, non prendeteli. E se proprio non potete fare diversamente, prima di cuocere la carne, eliminate il più possibile quelle parti grasse.
Intendiamoci: un minimo di grasso nella carne ci deve essere, altrimenti è troppo “stoppacciosa”. Inoltre nella nostra dieta un minimo di quantitativo di grassi bisogna inserirli. Ma non devono essere troppi.
A proposito di carne: sapete come viene realizzata la carne prodotta in laboratorio? Qui vi forniamo qualche indicazione.