Il caro pasta è uno degli effetti più tangibili dell’attuale crisi attraversata su scala mondiale.
Un problema piuttosto significativo per i consumatori italiani, poiché si tratta di uno degli alimenti essenziali della dieta mediterranea e costituisce la base di innumerevoli piatti.
Pertanto, privarsene in toto è impossibile, ma esistono delle alternative forse qui finora non contemplate, in grado di rivelarsi un investimento più opportuno stando al periodo.
Il caro pasta ti tormenta? Alternative più economiche non mancano di certo
Una porzione di pasta è sostituibile con una di cereali, tra cui:
- riso;
- orzo;
- farro;
- grano saraceno.
Ognuno di essi comporta un dispendio inferiore e ha, al tempo stesso, una maggiore resa per chilogrammi. Secondo le indicazioni dei nutrizionisti, un piatto medio di pasta si aggira sugli 80 grammi, contro i 50 del riso o di altro cereali. In sostanza, a parità di acquisto, abbiamo circa 12 porzioni di pasta e 20 di cereale.
Ma rispetto al costo della pasta quello dei cereali è realmente minore? Purtroppo, non esiste una risposta assoluta, in quanto incide il luogo dove li acquistiamo. Un pacco di cereali da 400 grammi costa, infatti, in media 1,79 euro al supermercato. Dunque, al chilo, comporta una spesa di 4,49 euro. Non un affare, che non comporta nessun vantaggio in termini economici.
Al contrario, se acquistiamo i cereali in un negozio di prodotti alimentari sfusi, avremo occasione di registrare un risparmio consistente: qui li troveremo a un prezzo indicativo tra i 2 e i 2,50 euro.
Insomma, quanto la pasta, eccetto per un “piccolo dettaglio”: ricavando da esso porzioni inferiori, metteremo a segno un bel risparmio senza dover fare a meno di tanti gustosi primi piatti. Difatti, essi sono abbinabili alle verdure o ai legumi, diventare l’elemento centrale di brodi o zuppe, costituire la base per “orzotti” o “farrotti”.