Aglio, patate e cipolle non vanno conservati insieme. Quando te lo hanno detto per la prima volta credevi si trattasse di un semplice scherzo. Ti sembrava illogico, perché ciascuno proviene dal sottosuolo e, dunque, le tecniche di conservazione rimangono le stesse.
Un luogo buio, fresco e asciutto consente di rallentarne il più possibile la germogliazione. In caso contrario, cioè esponendoli all’azione di luce e umidità, sorgono i problemi. Qualora si sviluppino smetteranno di essere commestibili. E se avevi, dunque, intenzione di servirli a tavola ti toccherà rivedere i programmi.
Perché patate, cipolle e aglio non vanno conservati nello stesso punto
La salute tua e quella degli altri ospiti dovrebbe avere la precedenza sul resto, perciò non incaponirti. Buttare il cibo ti potrà anche provocare del (comprensibile) dispiacere, a maggior ragione in un periodo simile. Con i continui messaggi di allarme lanciati dall’ecosistema, sembra di fare un enorme torto.
Purtroppo, qui ci troviamo, però, in una di quelle circostanze estreme per cui buttare i frutti della terra è accettabile. Una situazione del genere si scongiura prima, attraverso la corretta gestione dell’immenso patrimonio.
Sì, lo sappiamo. Finora ci siamo limitati a evidenziare come le patate, le cipolle e l’aglio non vadano conservati insieme, senza fornire una spiegazione. La causa è davvero semplice e piuttosto intuitiva se adori coltivare frutta e verdura.
Hai presente la mela? Ecco, il meccanismo è all’incirca il medesimo. Gli ortaggi sprigionano gas tali da favorire la germogliazione di quelli intorno. Dunque, sebbene tu possa fermarne la maturazione, una volta tolti dal suolo, è concreta l’eventualità di vederli germogliare.
In principio noterai dei cambiamenti, ad esempio con le patate, le quali assumeranno delle particolari macchie verdi. Se così fosse, ti converrebbe starne alla larga sicché hanno un effetto nocivo sull’organismo dell’uomo. In definitiva, le patate, le cipolle e l’aglio vanno sì tenute nella stessa dispensa, ma (leggi bene) a debita “distanza di sicurezza”, magari in cesti separati per garantire sufficiente aerazione.