Una pianta aromatica che tutti noi usiamo comunemente in cucina è il prezzemolo. Eppure, se andiamo a guardare bene, il prezzemolo figura spesso nelle liste delle piante più velenose al mondo. Come mai? Semplice: il prezzemolo può essere consumato in sicurezza fino a quando non è fiorito. Ma dopo che la pianta fiorisce, non bisogna più mangiarlo perché diventa velenoso.
Perché non bisogna mangiare il prezzemolo fiorito?
Ci sono erbe aromatiche che possiamo mangiare dopo che sono fiorite. Un esempio sono il basilico, l’erba cipollina e il rosmarino. Certo, magari il gusto cambia un po’, ma non ci sono problemi per la salute.
E poi ci sono piante aromatiche che non devono per nessun motivo essere consumate dopo la fioritura in quanto diventano tossiche e velenose. È il caso, per esempio, del prezzemolo. Il fatto è che i semi del prezzemolo sono ricchi di un olio essenziale, l’apiol, che contiene una tossina.
Quando la pianta fiorisce, aumenta il contenuto di apiol anche in foglie, fiori e steli. Questo vuol dire che dopo la fioritura non si può più mangiare il prezzemolo. E questo vale sia per il prezzemolo crudo che quello cotto.
Non a caso, attualmente in Germania il prezzemolo viene considerato come la pianta più tossica in assoluto. I sintomi che provoca l’apiol sull’organismo sono alquanto gravi:
- reazioni allergiche
- insufficienza epatica
- insufficienza renale
- alterazione della funzionalità della muscolatura liscia di vescica, intestino e utero
La cosa da sapere, però, è che il prezzemolo non fiorisce durante il suo primo anno di vita. Dunque se lo coltivate sul balcone o nell’orto, il raccolto del primo anno è sicuro. Dal secondo anno in poi, invece, quando fiorisce, quella pianta non può più essere usata in cucina. Questo vuol dire che o ne piantate una nuova o tagliate gli steli di quella vecchia rasi sul terreno in modo che si formino nuovi germogli e una nuova pianta.