Il fico d’india e una pianta succulenta della famiglia dei cactus originaria del Messico, fu portata in Europa dalla Santa Maria, la nave di Cristoforo Colombo. Fu caricato a bordo come derrata alimentare conservabile ricca di vitamina C. Le sue proprietà curative sono paragonabili a quelle dell’Aloe vera. E’ una pianta completamente commestibile, sia il frutto che le cosiddette pale.
Periodo di raccolta
Le giovani pale si possono raccogliere in primavera, purché non siano troppo grosse. I frutti si possono raccogliere tra agosto e settembre. E’ un arbusto molto produttivo, una pianta può produrre fino a 10 kg di frutti in una sola stagione. La raccolta si effettua con appositi bastoni con legata un contenitore cilindrico all’estremità.
Come riconoscere il Fico d’india
Alta fino a 5 metri, è composta da pale ovali dalla base appuntita, con uno spessore di 2 cm, larghe 20 cm e lunghe fino a 40 cm. La pianta trattiene tantissima acqua per questo diventa molto pesante. I frutti sono grossi quanto un pugno e possono essere di colori diversi. Le pale sono molto coriacee e ricoperte da spine per questo è importante stare attenti quando si raccolgono i frutti.
Proprietà
Le proprietà benefiche di questa pianta sono numerose. Il fico d’india è ricco di Fosforo, Calcio, Magnesio, Potassio, vitamina C e antiossidanti. I Frutti possono contenere fino al 15% di zuccheri. La pianta ha effetti gastroprotettivi sul tratto digestivo. Il succo è un ingrediente ideale per creme per le mani secche e rammollire calli. Il succo che fuoriesce dalle pale scaldate in forno è molto efficace per curare ferite ed escoriazioni. Per chi invece ama divertirsi e dopo una serata ha i postumi di una sbornia, una ricerca ha dimostrato che l’estratto di fico d’india è curativo: agisce come una spugna, assorbendo le tossine che vi appesantiscono.
Come si mangia
Come detto in precedenza la pianta e interamente commestibile, prima di qualsiasi preparazione è buona norma eliminare le spine presenti su frutti e pale. Le spine vanno eliminate con l’ausilio di guanti e coltello, si può immergere la pala in acqua per farli ammorbidire oppure utilizzare una fiamma per bruciare le spine. Le pale di fico d’india sono molto apprezzate nella cucina Messicana, vengono cucinate alla brace oppure all’insalata, sono anche ripieno dei famosi Burritos.
I frutti possono essere consumati freschi, sono dolci e la polpa ha colori diversi. Dai frutti si ottiene un succo squisito. Il succo concentrato a fiamma bassa viene detto saba mescolandolo in parti uguali con grappa e facendolo riposare un mese si ottiene un liquore benefico per lo stomaco e dal sapore delicato. In Sicilia i frutti sono utilizzati per preparare dolcetti gelatinosi, i Mostardi di fichi d’india.