A prescindere da quale sia la variante specifica, dai serpenti sarebbe sempre meglio stare lontani. Con il veleno iniettato nelle loro vittime, infatti, sanno rivelarsi una seria minaccia. Onde evitare di incorrere in drammatici epiloghi, previeni ogni eventuale forma di contatto. Se hai dei bambini presta, a maggior ragione, attenzione, data la propensione dei piccoli di finire nei pasticci.
Secondo un’antica tradizione, i serpenti e le vipere prendevano il veleno da una pianta, altrettanto nociva che, nel corso del tempo, ha acquisito vari nomi, tra cui gigaro e pan di serpe.
Il “nettare dei serpenti”
La lista è, a onor del vero, ben più lunga, comprensiva pure di calla selvatica a causa dell’infiorescenza a spadice. Comunque sia, qualunque denominazione preferiate attribuirgli, conviene tenere la guardia alta, date le pesanti conseguenze. Presta bene riguardo al tuo giardino perché potresti averla anche tu. La foto qui sotto ti permette di capire com’è fatta.
Caratterizzato da fiori maschili in alto e femminili in basso, emana un odore putrescente che attira come calamite le mosche. Gli insetti ne rimarranno trattenuti sino al termine dell’impollinazione, dato il calore emesso (un tratto peculiare). Per quanto riguarda il frutto, esso consiste in una pannocchia di bacche rosse, adorato dai volatili.
Qualora vedessi anche solo un gigaro in cortile, provvedi a rimuoverlo: è solo causa di guai. Le foglie sono in grado di provocare irritazioni e, soprattutto, le bacche sono altamente velenose. Sebbene sia possibile consumarle solo in modica quantità, visto il dolore provocato alla bocca, tanto basta per mettere a repentaglio sia la vostra salute sia quella dei bambini, abituati a mettere le mani dappertutto, anche e specialmente dove è vietato.
Invece di porre infinite regole, previeni il problema alla radice: liberati del pan di serpe e avrai scongiurato delle drammatiche conseguenze. La natura è un patrimonio da preservare, ma con certe specie è opportuno correre ai ripari.