Con lo scoppio dell’emergenza ambientale è esponenzialmente aumentata l’attenzione generale nel clima. Quest’ultimo fattore ha, infatti, un grosso impatto sia sul benessere delle persone che sull’economia.
I continui soprusi dell’uomo hanno determinato dei danni ingenti e servirà darsi parecchio da fare per riprendere in mano la situazione, evitando degli epiloghi tragici. I danni prospettati dagli scienziati mettono i brividi: a meno di non invertire in maniera decisa la rotta, gli errori commessi in passato ci costeranno caro.
Come gli insetti possono contribuire a tenere monitorati i cambiamenti del clima: lo studio Paleosim dell’Università di Malta
Per comprendere l’evoluzione del clima esistono tutta una serie di fattori, su cui gli analisti si basano per stabilire degli efficaci piani d’azione. Uno dei più storici, e al tempo stesso osservati, al giorno d’oggi riguarda il comportamento degli insetti.
I continui spostamenti permettono di comprendere i forti cambiamenti intercorsi nel recente periodo. Lo scenario lascia ben poco sereni gli addetti ai lavori, andando a confermare le preoccupazioni manifestate dagli esperti.
Gli invertebrati vengono tenuti in perenne monitoraggio, in modo tale da definire una valida risposta. Tra i progetti spicca quanto stabilito dall’Università di Malta. Presso l’istituto i ricercatori hanno dato avvio al cosiddetto Paleosim, un programma diretto a raccogliere preziose informazioni sulle isole degli arcipelaghi maltesi e italiani.
La squadra di lavoro esamina, nello specifico, variabili come la temperatura, la pioggia e la velocità del vento e altre ancora, in un gruppo circoscritto di località, quali Eolie, Egadi, Pelagie e Ustica.
A seconda delle rilevazioni, sarà realizzato un modello climatico regionale e appurate le alterazioni intercorse sul globo terracqueo. Che hanno un effetto sugli insetti, colpiti dai pesanti scossoni dell’ecosistema. Le loro mosse imprevedibili sono frutto proprio delle delicate circostanze attuali. Cosa porterà il futuro non è ancora dato stabilirlo con assoluta certezza, ma la sensazione è che occorrerà adoperarsi molto per salvare il Pianeta.