In questo periodo potresti imbatterti in questo insetto. Fai attenzione: non è un calabrone, bensì un’ape legnaiola. Il suo nome scientifica è Xylocopa violacea e non devi assolutamente ucciderla. Non farti prendere dal panico (anche se posso capirti): si tratta di un insetto non certo pericoloso come un calabrone e decisamente meno aggressivo.
Perché non devi uccidere l’ape legnaiola?
La Xylocopa violacea fa parte della famiglia Apidae e la si trova in tutta Europa, inclusa l’Italia. Come ape è molto grossa, il suo ronzio è intenso e il pungiglione è di dimensioni notevoli. Anche lei in teoria può pungere se minacciata o se toccata per errore, ma rispetto a vespe e calabroni è molto meno aggressiva. Inoltre anche il suo veleno è meno pericoloso (sempre salvo uno non sia allergico al veleno di questi insetti, dunque maggiormente a rischio di shock anafilattico).
A differenza delle altre api, l’ape legnaiola tende a essere più solitaria, motivo per cui è più facile scambiarla per un calabrone (complici anche le dimensioni e il fatto che qualcuno la chiama anche “calabrone nero”). Il nome deriva dal fatto che scava gallerie nel legno, sia degli alberi che delle travi delle case. In queste gallerie costruisce le cellette del nido e depone le uova.
Perché non devi ucciderla? Perché non è un insetto così pericoloso e perché è un insetto impollinatore. Il suo lavoro giornaliero è fondamentale per l’impollinazione sia delle piante coltivate che di quelle selvatiche, motivo per cui non dobbiamo ucciderle: danneggeremmo l’ambiente e l’ecosistema.
Per distinguere un’ape legnaiola dai calabroni, ecco che la Xylocopa violacea è lunga anche più di 2,5 cm, ha una testa grande con occhi molto evidenti. Le antenne sono sottili e non molto lunghe, mentre le mandibole sono forti e molto grosse. Il torace è molto sviluppato, le ali sono grandi, opache e con una sfumatura viola-bluastra. Anche il corpo ha una livrea nera-violacea. Le zampe sono corte, l’addome è tozzo.
Il calabrone, invece, è di colore giallo e nero, per non parlare dell’addome allungato e delle ali giallastre. Dunque non è difficile distinguerli.