Se tutti gli italiani seguissero tre semplici accortezze nel cuocere la pasta si risparmierebbero ben 350 milioni di kW, sufficienti a illuminare gli impianti di calcio per tutte le prossime 24 stagioni dei campionati italiano, inglese, spagnolo e tedesco. A indicarlo in uno studio è l’Unione Italiana Food (Uif), intervenuta in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, come riferisce La Repubblica.
Come cuocere la pasta all’insegna del risparmio (energetico)
Un futuro eco-friendly è possibile con buone pratiche quotidiane. E l’originale paragone effettuato da Uif aiuta ad avere un’idea ancora più nitida sull’importanza di contenere le risorse del pianeta.
La ricerca ha preso in analisi 200 grammi di pasta cotti secondo la tecnica convenzionale, pertanto a pentola scoperta e con la proporzione di un litro d’acqua ogni 100 grammi di pasta. Dunque, si è calcolata l’energia occorrente per cuocere e ciò va a comportare dei risparmi sul fronte di energia, emissioni e acqua.
Mettere il coperchio durante la fase di ebollizione consiste in un gesto semplicissimo, forse addirittura scontato. Eppure, dà modo di risparmiare fino al 6 per cento di energia ed emissioni di anidride carbonica.
Da sempre, si sostiene che per 100 grammi di pasta vada usato un litro d’acqua. Uno spreco inutile, considerando che non serve avere tanta acqua. Ma tagliarne il 30 per cento, si traduce in un abbattimento del 13 per cento di energia ed emissioni di CO2 nell’ambiente, oltre al risparmio idrico.
Dopo i primi 2-4 minuti di cottura tradizionale della pasta, spegni il fuoco e tieni la cottura passiva nella pentola, chiudendo con il coperchio, in maniera da evitare dispersioni di calore. In tal caso, il risparmio giunge fino al 47 per cento.
Applicando le tre elementari dritte, tenendo presente il sopracitato consumo pro capite, in un anno si andrebbero a ridurre di 44,6 i kW, di 13,2 i kg di anidride carbonica e di 69 l l’acqua.