I semi hanno una data di scadenza, molti che praticano il giardinaggio, si saranno fatti almeno una volta questa domanda. La risposta è si, i semi hanno una data di scadenza, questo perchè al loro interno contengono acqua.
L’acqua contenuta in essi è cosi poca da poter aver date di scadenza lunghissime, e delle volte non sempre veritiere. Vediamo cosa fare quando ci capita di avere a che fare con dei semi scaduti.
Cosa fare con i semi scaduti
Per chi pratica il giardinaggio, sa bene che questa è un’attività che agli occhi degli altri sembra monotona. Invece non è proprio cosi, anzi, è un’attività fatta di scelte. Quali piantine trapiantare, in quale terriccio, meglio trapiantare le piantine o partire dal seme, e cosi via. Fino a pensare alle stagioni e monitorare le piogge in arrivo.
Dunque serve essere molto flessibili e pazienti per poter godere delle soddisfazioni del giardinaggio. Una dote molto importante è quella di non sprecare, quindi riutilizzare dei materiali nel nostro ciclo. Come ad esempio i rifiuti organici per creare un fertilizzante od i contenitori finiti per creare dei vasi differenti dagli standard. Ma anche il più esperto può fare degli errori banali, come quello di far scadere i semi. Ma niente paura, esiste rimedio a tutto.
Mettere i semi scaduti in una bacinella d’acqua
Il segreto molto importante per valutare effettivamente la vitalità o meno del seme è quello della bacinella d’acqua.
Infatti, se ci troviamo davanti ad una busta di semi scaduta non buttiamola. Prima riempiamo un contenitore d’acqua, ed immergiamoci i semi scaduti. Una volta compiuta questa operazione, vediamo se questi galleggiano o meno. Sicuramente una parte galleggerà ed un’altra no. Bene, arrivati a questo punto, scartiamo tutti i semi che galleggiano. Questo significa che l’acqua contenuta al suo interno è evaporata lasciando “a secco” l’interno del seme che è morto. Se invece affondano significa che ancora un pò d’acqua è contenuta, piantiamoli e vediamo cosa succede.