La spiegazione di un esperto sulla patologie che colpisce sempre più persone a causa dell’inquinamento: cosa è emerso da uno studio

L’asma è una sindrome respiratoria che causa affanno, può evolvere in diverse maniera, più lievi ma anche più gravi.

Gli esperti del settore, ormai lo ribadiscono da anni, l’inquinamento ambientale e di conseguenza quello dell’aria, condiziona l’insorgere di alcune patologie respiratorie, anche gravi, come l’asma. Gli studi su questo fenomeno si susseguono. Come anche gli appelli alle istituzioni, per migliorare l’efficientamento energetico e la riduzione di emissioni di sostanze chimiche nocive nell’aria.

Qual’è la correlazione tra asma ed inquinamento

Le grandi industrie per poter soddisfare i bisogni della popolazione, sempre in aumento devono produrre grandi quantità di beni. Dunque vien da se che devono lavorare molto, e questo porta alla emissione di sostanze cancerogene.

Infatti per il funzionamento delle industrie sicuramente serviranno impiegare dei combustibili fossili. Oltre ad altre sostanze che vengono poi bruciate nei processi di produzione dei materiali. Questi fumi rilasciati, possono sprigionare delle sostanze nocive, che noi andremo successivamente a respirare. Uno di questi è il particolato, contenuto anche nello smog delle macchine. I luoghi più a rischio sono le grandi città, dove le industrie sono molte, come il traffico. Inoltre vi è meno ricambio di aria in quanto i grassi palazzi ed edifici ostacolano il flusso del vento.

Parere di un esperto riguardo all’asma ed inquinamento

Sul punto è intervenuto anche il noto pneumologo Alessandro Scartabellati, intervistato da Grupposandonato.it. Secondo il medico, i sintomi di questa patologia, che contribuisce anche a numerosi decessi a livello globale, nelle città con tassi di inquinamento alti possono peggiorare in maniera significativa. Fortunatamente, aggiunge, esistono oggi delle cure che possono limitare i danni e tenere sotto controllo l’asma.

Per quanto riguarda l’inquinamento atmosferico, spiega il medico specialista, questo potrebbe fungere da “coadiuvante o aggravante delle reazioni allergiche“. Nel dettaglio, l’epitelio respiratorio, difatti, se prima veniva sollecitato solo dalle reazioni allergiche, ora lo è anche dalle particelle inquinanti presenti nell’aria.