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La discarica di Malagrotta a distanza di anni rimane un problema per l’ambiente: la preoccupazione per la popolazione del posto

Oggi parliamo della discarica di Malagrotta, una delle più grandi discariche d’Italia, situata vicino Roma. La sua costruzione iniziò negli anni ’50 e da allora è stata utilizzata per lo smaltimento dei rifiuti prodotti dalla città. Nonostante la sua importanza nell’ambito della gestione dei rifiuti, questa discarica è diventata negli anni un simbolo di inefficienza, inquinamento e corruzione.

Nel 2013, sono stati scoperti degli illeciti legati alla gestione dei rifiuti e alla raccolta dei soldi destinati alla bonifica della discarica. Questo ha portato all’arresto di diverse persone, tra cui tra cui il proprietario Manlio Cerroni.

Nonostante questi arresti, il problema della corruzione e dell’illegalità legati alla gestione dei rifiuti a Roma continuava a persistere, tanto che nel 2013 Nicola Zingaretti e Ignazio Marino hanno firmato per la definitiva chiusura della discarica.

La situazione della discarica di Malagrotta dopo 10 anni

Sono passati 10 lunghi anni e da allora la discarica non è ancora stata messa in sicurezza. La discarica occupa un’area di oltre 240 ettari e ospita milioni di tonnellate di rifiuti. Questo ha portato a un danno ambientale irreparabile ai terreni circostanti, con sacche di inquinamento che si estendono a chilometri di distanza.

rifiuti

Ma le tonnellate di rifiuti causano anche un impatto negativo sulla salute delle persone. L’aria contaminata dalla discarica diffonde cattivi odori che causano problemi respiratori alla popolazione circostante. 

Gli accertamenti della ASL hanno individuato nella popolazione vicino alla discarica un aumento di patologie respiratorie, tumori e malattie cardiovascolari. Inoltre, sono stati scoperti alti livelli di piombo e mercurio ma sopratutto percolato, una sostanza tossica e inquinante nell’acqua e nel terreno attorno alla discarica, con conseguenze sulla salute dei residenti.

Dopo tutti questi anni per la prima fase dell’intervento si è pensato ad una copertura, misura assolutamente insufficiente per salvaguardare la popolazione e la città. La città di Roma produce quotidianamente tonnellate di rifiuti, ma il sistema di raccolta differenziata e di riciclo non è ancora abbastanza sviluppato da riuscire a gestire l’intera quantità di rifiuti prodotti.