Pazienza, costanza e dedizione: ecco i tre principi chiave per coltivare con successo le ortensie. Prepararsi a dovere sulle caratteristiche, permette di assumere le decisioni migliori. Alla pari di qualsiasi altra coltivazione, anche questa richiede delle accortezze su misura. Non esiste, infatti, nessun metodo universale, valido in qualunque occasione.
Prima occorre prendere in considerazione le peculiarità della pianta e, solo a quel punto, è possibile prendere le decisioni in totale consapevolezza. Detto ciò, andiamo a scoprire nei paragrafi seguenti le linee guida da rispettare, affinché il processo dia i risultati auspicati.
Come constaterai tu stessa, proseguendo con la lettura, le tecniche da applicare sono piuttosto basilari, a patto di conoscerle. Gli errori vengono, infatti, di solito commessi a causa dell’impreparazione sull’argomento.
Come coltivare con successo le ortensie
Partiamo, anzitutto, dalla stagione migliore per impiantare le ortensie. Qui è d’obbligo eseguire una distinzione: se in vaso, vanno bene sia la primavera sia l’autunno. Non vi sono differenze di sorta, perciò sentiti libera di agire nel modo a te più congeniale. Altrimenti, con la radice nuda opta in favore della primavera.
Un altro aspetto da tenere in debita analisi riguarda la luce. Di norma, le ortensie prediligono le zone molto ombreggiate, ma premessi alcuni passaggi chiave vanno bene pure quelle soleggiate. Anzi, a voler essere precisi, è sufficiente adottare un procedimento, vale a dire la pacciamatura, così da impedire al terreno di seccarsi troppo.
Sul cosa utilizzare a tal proposito, ti suggeriamo di parlarne direttamente con il tuo vivaista o fiorista di fiducia. Illustragli la situazione in maniera dettagliata e regolati di conseguenza. La loro esperienza è un patrimonio prezioso, da cui attingere il più possibile. Dunque, cerca di chiedere gentilmente qualche dritta e otterrai le risposte desiderate.
Siccome le ortensie crescono anche fino a due metri, ti conviene riservare sufficiente spazio affinché si sviluppino a pieno. Altrimenti, correresti il concreto rischio di “tarparne le ali”, con un risultato soddisfacente soltanto in parte.
Consiglio finale: punta sul terreno dal pH acido. Serviti di un concime ad hoc e ammira il frutto del duro lavoro.