La brillante idea di un’azienda per dire addio agli imballaggi inquinanti e nocivi: ecco cosa stanno cercando di fare

I molluschi potrebbero essere una grande fonte di materiale organico da utilizzare per sostituire la plastica.

L’immissione di plastica nell’ambiente è un problema corrente e molto discusso. Ed a seguito vi sono molte soluzioni organiche innovative per sostituirla, come ad esempio alcune fibre vegetali, ed anche i molluschi rientrano tra queste possibilità di sostituti della plastica. In particolare parliamo dei loro gusci, una azienda del settore ittico sta già mettendo in pratica questa soluzione.

Gusci dei molluschi negli imballaggi

L’industria che più si impegna nella sostituzione della plastica, utilizzando delle fonti organiche e naturali è quella del packaging. Infatti la maggior plastica prodotta è per fini di imballaggio di materiali per essere commercializzati.

Una ditta ha deciso di raccogliere tutti i gusci dei molluschi emessi nella pesca e lavorazione di questi. Una volta raccolti i gusci questi vengono sottoposti a lavorazioni che li rendono adatti ad essere inclusi negli imballaggi. In questo modo la plastica utilizzata negli imballaggi viene ridotta perchè utilizzata assieme ad un materiale di origine organica e biodegradabile.

Risultati dell’utilizzo di molluschi negli imballaggi

Questa ditta prende il nome di Finpesca che da oltre due anni utilizza questi scarti nella produzione di imballaggi industriali. Il prodotto ottenuto dalla lavorazione dei gusci si chiama Searcular. Il nome Sea viene ovviamente dal mare, dove vengono svolte attività di allevamento e pesca dei molluschi e si possono ottenere i gusci che poi diventano imballaggi.

La produzione di questo prodotto è progettata in modo tale da ridurre al massimo l’utilizzo di materiali plastici non riciclati. Ogni imballaggio è composto dal 25% di gusci di molluschi raccolti e lavorati nel nostro paese e sostituito alla plastica riducendone il suo utilizzo. Inoltre questo prodotto abbraccia il concetto del riciclaggio in quanto, in questo processo i gusci recuperati dalle attività sono spesso prodotto di scarto e non avrebbero alcun utilizzo.