Se come me ami le banane acerbe, quelle con la buccia tendente al verde e che sanno un po’ di corteccia, ecco che le banane mature, quelle troppo gialle potrebbero non piacerti troppo. Ma se aspetti ulteriormente a mangiarle, ecco che le banane diventano nere. Se non gradisci le banane troppo mature, la tentazione potrebbe essere quella di buttarle via (ma sarebbe uno spreco) o di utilizzarle per fare del compost (ottima idea per riciclarle, ma ce ne sono di migliori). Se dunque non sai cosa fare di quelle banane annerite, ecco qualche suggerimento.
Come riciclare le banane nere?
Potremmo far ricadere in questo caso sia le banane annerite esternamente, quelle che sono arrivate al picco di maturazione (e che, tecnicamente, per quanto riguarda la dolcezza e i livelli di vitamine e minerali, fra cui il potassio, sono al loro apice), sia quelle che, a causa di cadute, hanno la polpa nera e ammaccata.
Ebbene, queste banane ormai troppo mature (cioè, troppo mature per chi ama il sapore della frutta acerba: c’è anche chi gradisce questo sapore molto dolce), per via del loro alto tasso di zucchero, non devono essere buttate via.
Puoi riciclarle in vari modi:
- puoi usarle per la macedonia (sempre se ti piace la macedonia con la frutta tradizionale. Personalmente preferisco la macedonia fatta con fragole, ciliegie, frutti di bosco vari, albicocche e pesche)
- puoi usare queste banane nere per aggiungerle a un frullato, magari insieme a dello yogurt o dei semi di chia
- potresti anche usarle per realizzare una maschera per il viso homemade. Il fatto è che le banane, oltre a essere ricche di zuccheri, vitamine e potassio, sono anche ricche di antiossidanti. Questo significa che se schiacci una banana molto matura e la applichi sul viso come se fosse una maschera per al massimo dieci minuti, dopo aver risciacquato il viso troverai la tua pelle molto più idratata. Consigliamo di attuare questa manovra lontani da cani che potrebbero decidere di assaggiare il nostro viso e al riparo da zanzariere, per non attirare tutti i moscerini della frutta, le mosche e le api della zona