Da aprile fino ad agosto gli appassionati di giardinaggio possono coltivare la pianta di incenso con un buon esito. Parte della famiglia della Labiate, le caratteristiche foglie emanano un odore davvero gradevole, in grado di inebriare qualunque abitazione.
Per ottenere i risultati sperati è, tuttavia, il caso di seguire delle misure efficaci, che faranno la differenza. Sulla base delle vaste conoscenze accumulate in merito dai professionisti del settore, andiamo a scoprire quali sono le buone abitudini da porre in pratica. Come vedrai tu stessa, non è nulla di difficile, anzi.
Come coltivare la pianta di incenso
Gli errori si commettono quando ci si lascia prendere dal desiderio di improvvisare, senza aver preso in debita considerazione le caratteristiche della pianta. Alla pari di qualunque altra specie, gradisce un determinato tipo di habitat e una specifica serie di pratiche. Se intendi saperne di più, prosegui con la lettura, poiché ti andremo a svelare, con dovizia dei particolari, le strategie da attuare.
Per capire qual è l’ambiente naturale per la coltivazione della pianta di incenso, dobbiamo, anzitutto, vedere cosa non sopporta: il sole e il vento. Tienine conto quando sei sul punto di collocarla in qualche punto del tuo giardino. Occhio, però: non tollera nemmeno le temperature parecchio basse. Di conseguenza, se vivi in un’area dagli inverni rigidi valuta di metterla in casa, al riparo dalle intemperie e dai freddi glaciali.
Per quanto riguarda l’annaffiatura, essa deve essere regolare e abbondante nella bella stagione, cioè in primavera e in estate. Nella restante metà dell’anno hai la possibilità di ridurre l’apporto idrico, il che è pure la soluzione migliore.
Fai bene attenzione che il terreno contenga sostanze organiche e sia ben drenato, perché l’accumulo di umidità avrà degli effetti nocivi. Infine, anche la concimazione ha un ruolo cruciale nel processo di crescita. Chiedendo consiglio dl tuo rivenditore di fiducia, dagli del fertilizzante ogni circa 10 o, al massimo, 15 giorni.