Le chiamano cimici assassine e si tratta di cimici facenti parti del genere Gorareduvis. Fortunatamente vivono solo in Australia, ma secondo un recente studio, pubblicato sulla rivista Biology Letters da scienziati della Macquarie University, ecco che queste cimici hanno imparato ad usare oggetti per sopravvivvere e per creare delle vere e proprie trappole con cui catturano le prede.
Come fanno le cimici assassine a catturare le prede?
Le cimici australiane del genere Gorareduvis hanno imparato ad usare oggetti e strumenti per sopravvivere e catturare le prede. Solitamente queste cimici vivono sull’erba denominata Spinfex. Quest’erba ha la peculiarità: tende a produrre una resina assai appiccicosa.
Le cimici hanno imparato che se prendono dai fili di erba questa resina e se la spalmano sulle zampe anteriori, ecco che possono intrappolare più facilmente le prede con cui vengono a contattato in quanto queste ultime rimangono attaccate alla resina.
Secondo lo studio eseguito in Australia, queste cimici, sfruttando la resina, hanno il 26% di probabilità in più di effettuare delle catture. Per contro, chi non usa la resina, ha il 64% di probabilità che la preda gli scappi sotto il naso. In maniera figurata, si intende.
La preda, rallentata dalla resina, non riesce a scappare. La cimici così ha tutto il tempo del mondo per attaccare con il rostro, inoculando nell’insetto preda gli enzimi digestivi che paralizzano la preda e la consumano dall’interno. E alla fine della preda rimane solo il guscio vuoto.
Fortunatamente queste cimici, al momento, sono presenti solamente in Australia. Tuttavia testimoniano il modo in cui gli animali e la natura riescono a evolversi per sopravvivere, usando tecniche che pensiamo siano appannaggio solo dell’uomo e di altri mammiferi (nel caso specifico l’utilizzo di oggetti o strumenti per migliorare le proprie capacità di sopravvivenza), ma che in realtà sono presenti anche in animali come gli insetti.
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