Durante questa stagione si sono viste ondate di calore tra le più grandi mai registrate, di conseguenza la siccità estiva più lunga e forte mai vista.
Questa condizione ha messo a dura prova i nostri giardini, orti, vasi e piante. Le conseguenze sulle piante sono facilmente riconoscibili, tra le principali osserviamo: foglie secche e accartocciate, bruciature, ustioni, perdita del colore verde, comparsa di macchie gialle.
Cosa possiamo fare per far tornare rigogliose le nostre piante che hanno superato questo periodo di siccità estiva? Ecco qualche consiglio su come fare.
Recupero del prato secco
Il prato dopo la siccità si presenta decolorato, con zone secche e aree con piante morte. Cosa possiamo fare? Come prima cosa è essenziale inumidire il terreno, dopo un periodo siccitoso il substrato si presenta secco con crepe, questa condizione non fa sopravvivere le nostre piante. Innaffiare ripetutamente per più giorni, il terreno così rimarrà umido fino all’arrivo della pioggia. Concimare e piantare semi di prato ci aiuterà a dare forza alle piante sofferenti e a far germogliare i nuovi semi che prenderanno il posto delle piante morte.
Eliminare le piante bruciate
Anche le piante arbustive e gli alberi con forti radici, non sono riusciti a sottrarsi agli effetti negativi della siccità. E’ molto comune osservare piante nel nostro giardino che presentano rami morti e foglie secche. Aiutarli è molto semplice, con l’arrivo dell’autunno e la caduta delle foglie si possono asportare i rami secchi e bruciati e potando la pianta per prepararla alla stagione successiva.
Una pratica molto utilizzata è la pacciamatura, una tecnica molto semplice che consiste nel ricoprire il substrato alla base della pianta con materiare organico come pezzi di legno o paglia. Questa operazione aumenta la ritenzione di acqua nel terreno sottostante la copertura.
Piantare nuove piante
Le piante morte possono essere sostituite con altri arbusti o vegetali che, con l’arrivo dell’autunno avranno modo di adattarsi al terreno e germogliare rigogliose la prossima primavera.