Li chiamano “vermi di maggio” proprio perché escono allo scoperto in questo periodo dell’anno, quando, fra l’altro, le femmine sono incinte. Riconoscerli vien piuttosto semplice, per via della colorazione, che va dal viola al nero-blu. Inoltre, presentano un esteso addome e una testa dalla forma ovale.
Se hai un orto forse ti è già capitato di imbatterti in loro. In tal caso, cerca di tenere alla larga i bambini, sicché spruzzano una sostanza tossica. Si tratta della loro tecnica di difesa contro ciò che avvertono come una potenziale minaccia.
Vermi di maggio o coleotteri oleosi: l’habitat naturale, cosa possono indicare e come mandarli via
Prestando la massima attenzione, talvolta capita ugualmente di entrarvi a contatto. Se così fosse, cerca subito di lavare la zona interessata e di mettere del ghiaccio. Tende, infatti, a provocare arrossamenti della pelle, pruriti e vesciche. A ogni modo, prima di assumere qualunque iniziativa recati dal medico di fiducia, spiegandogli la situazione.
Non tutti abbiamo la stessa reazione nei confronti di tale sostanza; perciò, sarebbe opportuno eseguire degli accertamenti di rito. Il parere di un professionista ti aiuterà a individuare una soluzione congrua, in linea con i tuoi specifici bisogni e particolarità della pelle.
La presenza in gran numero dei coleotteri oleosi o vermi di maggio ti permette anche di attingere delle informazioni ulteriori sulla zona di coltivazione: a richiamarle potrebbero essere le cosiddette api selvatiche. Una tipologia parecchio rara, che sarebbe, pertanto, preferibile allontanare, anziché applicare dei rimedi drastici, rei di mettere ulteriormente a repentaglio una specie in via di estinzione.
Spesso te lo diciamo e lo ribadiamo pure in quest’occasione: la biodiversità va assolutamente preservata per la salute del Pianeta e, dunque, pure la nostra. Non appena noti il coleottero in questione nei paraggi, valuta un rimedio efficace per toglierlo di mezzo, a maggior ragione se hai bambini.