I calabroni asiatici sono stati avvistati due volte in Europa, e già questo è un buon indicatore della sua presenza anche nel nostro paese.
Questo è uno dei tanti effetti del cambiamento climatico, infatti le temperature in aumento fanno si che le specie non della zona riescano ad adattarsi a nuovi territori, espandendo il suo areale. Ma come spesso accade a risentirne sono le specie che vivono in questa zona ormai da anni. Una nuova specie è il calabrone asiatico, che con se porta dei pericoli sia per le nostre api che per noi.
Perché i calabroni asiatici sono un pericolo
I calabroni sono simili alle vespe, ma il loro veleno è molto più forte. Solo le femmine pungono. I maschi hanno una quantità di veleno molto piccola. L’essere umano generalmente non viene attaccato dai calabroni, a meno che non sia considerato una minaccia per la specie. In caso di troppa vicinanza al nido, l’attacco di massa potrebbe anche essere fatale. Questo accade per una quantità di veleno maggiore dovuta a più pungiglioni nello stesso momento.
Anche per le colture e per le api questi rappresentano un problema, infatti si cibano di frutta e di polline. Cibo che di solito viene consumato dalle api, che in questo caso viene ridotto, e per l’agricoltura questo causa delle perdite economiche in fatto di raccolto.
In quale periodo i calabroni asiatici sono più pericolosi
Il periodo più pericoloso è quello caldo, infatti in estate dobbiamo stare molto più attenti alle punture dei calabroni. Questo perchè anche loro sono molto più suscettibili per le alte temperature che inducono dello stress e attaccano con più facilità.
Inoltre i soggetti allergici soprattutto ma anche chi non lo è si trova più a rischio durante questo periodo. Un consiglio è quello di occuparci di eventuali nidi durante le ore notturne, dove questi animali dormono e sono più vulnerabili.