Una donna, passeggiando per le strade del paese scopre qualcosa di davvero unico, un fungo così grande da sfamare almeno 15 persone. Ma di che fungo si tratta?
Il fungo trovato dalla donna è il fungo del miele, uno dei più grandi del mondo. La donna lo ha raccolto e portato in ufficio, dove ha scattato diverse foto e poi lo ha tagliato in 15 pezzi.
Il fungo del miele, scientificamente conosciuto come Armillaria ostoyae, è uno dei più grandi e antichi organismi viventi sulla Terra. Conosciuto anche come “il gigante della foresta”, questo fungo è in grado di coprire grandi superfici di terreno grazie alle sue radici, che si estendono per chilometri sotterranee.
Scoperto per la prima volta nel 1998 da un gruppo di ricercatori dell’Università dell’Oregon, il fungo del miele è stato trovato ad avere dimensioni sorprendenti. Il gigante della foresta è presente in molte parti del mondo, come in Nord America, Europa e Asia, e può essere trovato in diverse specie di alberi, come abeti, pini, betulle e querce.
Come distinguere un fungo commestibile da uno velenoso
I funghi sono indubbiamente una specialità, ma possono diventare anche molto pericolosi se non si riesce a distinguerli o non li si conosce a sufficienza. Ecco alcune linee guida utili per riconoscere i funghi.
Osservate della forma del cappello: i funghi velenosi spesso hanno un cappello convesso, con una forma a imbuto, con lati ondulati o irregolari, mentre quelli commestibili sono di solito a forma di ombrello, arrotondati o appiattiti.
Colore del cappello: i funghi velenosi possono avere cappelli di colore vivace come il rosso o il giallo acceso, mentre quelli commestibili sono spesso più naturali e variabili nella tonalità.
Struttura dello stelo: i funghi velenosi spesso hanno steli con due parti ben distinte, con una sezione inferiore accollata alla base del cappello, mentre quelli commestibili presentano un’unica struttura tubolare.
Presenza di anelli o volva sulla base del gambo: alcuni funghi velenosi hanno anelli o volva cresciuti attorno alla base del loro stelo, mentre quelli commestibili spesso non ne hanno.
Se siete in grado di riconoscerli e quindi di raccoglierli, ricordate di cuocerli sempre in modo da renderli più digeribili e di conservarli in frigorifero per un massimo di 48 ore.