Vietati i barbecue in alcune regioni di Italia, il sindaco della città di Bologna ha emanato l’ordinanza.
Questa ordinanza ha lo scopo di combattere l’inquinamento da emissioni di Co2, ma molti cittadini e politici non sono d’accordo. Soprattutto in questo periodo dell’anno dove il barbecue ne fa da padrone delle prime domeniche soleggiate con temperature miti. A Bologna non si potranno più accendere barbecue e griglie all’aperto quando i livelli di polveri sottili sono alti.
Cosa dice l’ordinanza sui barbecue
Questa ordinanza esprime l’applicazione a livello comunale di una norma regionale per il miglioramento della qualità dell’aria, per tutelare il livello di sicurezza per i cittadini.
La violazione del divieto può far scattare anche la multa, come ad esempio è già successo a un cittadino residente nella città di Bologna, sanzionato con una contravvenzione di 200 euro per aver acceso un barbecue nel suo giardino in un giorno dichiarato dalla Regione Emilia-Romagna sopra i livelli consenti per la presenza di polveri sottili nell’aria.
Questo divieto di accendere il barbecue è comunque limitato ai giorni in cui sono presenti polveri sottili in quantità maggiore rispetto alla norma.
Perché spegnere il barbecue
Ma perchè è stata creata questa ordinanza, cosi specifica nei confronti dei barbecue? Iniziamo col dire che questa regola viene messe in atto nei giorni in cui vi è maggior concentrazione di polveri sottili. Infatti il vero scopo è quello di ridurre le immissioni, il barbecue è spesso fatto all’aperto e questo comporta un emissione direttamente nell’ambiente di Co2.
Questo divieto scatta quando le centraline di Arpae, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale che monitora la qualità dell’aria, segnalano livelli di PM10 sopra la soglia. Tra le misure previste, oltre al divieto di combustioni all’aperto, c’è anche il divieto di sostare con motore acceso e lo stop a tutti i veicoli diesel euro 4 ed euro 5.