Il più delle volte, quando si tratta di formiche, la gente pensa che queste siano esclusivamente insetti innocui e che non potrebbero recare alcun danno all’essere umano. Tuttavia esistono alcune specie di formiche velenose, che sicuramente sarebbe meglio saper riconoscere e tenere alla larga. Infatti alcune tipologie di questi insetti possiedono delle mascelle molto affilate, le quali riescono a lacerare la cute umana molto facilmente. Altre invece, tramite il loro morso, riescono ad iniettare del veleno nell’organismo, anche se in piccole quantità. Per tale motivo, in quest’articolo vi diremo quali sono le formiche velenose più diffuse nel mondo e nel nostro Paese, in modo tale da poter prestare attenzione se doveste individuarle.
Principali specie di formiche velenose
La prima cosa da sapere è che il morso di una formica, essendo un insetto estremamente piccolo, è totalmente innocuo per l’Uomo. Tuttavia questi animali vivono in società superorganizzate, e quando attaccano lo fanno sempre in gruppi numerosi. A quel punto migliaia di morsi potrebbero essere pericolosi o addirittura letali.
La formica più pericolosa per l’uomo è la formica siafu, anche detta scacciatrice. Essa possiede delle enormi mascelle che lacerano facilmente la pelle. Un’altra specie molto pericolosa è la formica di fuoco, chiamata anche formica guerriera. Quest’insetto è molto piccolo ma, attaccando in gruppi numerosissimi e possedendo ghiandole che rilasciano veleno, risultano essere letali. Una formica diffusa in Nord America invece è la formica raccoglitrice rossa. Essa, che è lunga circa 6 mm, possiede sia un pungiglione che rilascia veleno, sia possenti mascelle con cui morde la propria preda.
In Italia invece possiamo trovare principalmente due specie di formiche velenose. La prima è la formica Crematogaster Scutellaris, caratterizzata dall’addome a forma di cuore color rosso scuro ed un pungiglione velenifero. La seconda è la formica rufa, un insetto il cui busto è rosso, mentre la testa e la parte finale dell’addome sono neri. Essa, come meccanismo di difesa, spruzza acido formico sulla sua preda.