Il consumismo, portato all’ennesima potenza, è una piaga contro la quale un po’ tutti noi dobbiamo combattere. Per decine di anni siamo stati abituati a ragionare così, senza riflettere sulle conseguenze. A onor del vero, in passato non vi era tutta l’informazione di cui oggi siamo in possesso. Gli studi eseguiti dai ricercatori di università ed enti privati invitano a prestare maggiore attenzione, la prossima volta in cui si stia per buttare i vecchi vestiti.
Come riciclare i vecchi vestiti
Foraggiare il sistema, significa incrementare la mole di sprechi e, dunque, andare ad arrecare dei danni all’ambiente. Chiunque persegua il proposito di dare un contributo effettivo, e non solo teorico, alla salute dell’ecosistema, dovrebbe cercare anche di sfruttare fino in fondo gli abiti dei quali è già in possesso.
Tradotto: anche quando perdono un po’ della vecchia consistenza, è possibile rimetterli a nuovo, con un po’ di pazienza e duro lavoro. In tanti non ci pensano, ma rammendare è una pratica preziosa, in quanto consente di valorizzare i vecchi capi ancora una volta.
Occuparsene significa avere accesso a una lunga serie di vantaggi, a cominciare da quelli di carattere economico. Non dovendo riempire ulteriormente il guardaroba, diminuiscono pure le spese da porre in preventivo. Oltretutto, una volta presa sufficiente dimestichezza, il metodo comincerà a essere meno difficile. Fa poi sempre bene imparare qualcosa di buono, in quanto stimola aree altrimenti poco sollecitate.
Per alcune casalinghe rappresenta già una valvola di sfogo eccellente, dove esprimere a pieno la propria creatività. Inoltre, è un’ottima soluzione per affinare l’abilità manuale. Il ripetuto esercizio ci rende migliori e se hai figli piccoli in casa l’arte del rammendare potresti insegnarla pure a loro.
Capiranno meglio cosa significhi sfruttare, davvero, qualunque cosa di cui sono in possesso, guidati dalla fantasia e dallo spirito di intraprendenza. Magari accompagnali in questa avventura: alla fine, saranno loro a ringraziare te!