Monica InnauratoLa Gazania, nota anche come Gazania rigens è una pianta perenne originaria dell’Africa meridionale. Grazie alla sua fioritura vivace e colorata è molto apprezzata come pianta ornamentale in giardini e terrazzi.
Come coltivare la gazania
Questa pianta è facile da coltivare e molto resistente, in grado di sopravvivere a temperature estreme e a periodi di siccità. Preferisce un terreno ben drenato, ricco di sostanza organica e pH neutro o leggermente acido.
La gazania ama le posizioni soleggiate e cresce meglio in climi caldi e secchi, anche se può tollerare temperature leggermente più fresche.
Può essere propagata attraverso la semina o la divisione dei cespi. La semina può essere effettuata in primavera, quando le temperature sono costanti intorno ai 15-20°C. Prima di seminare, è consigliabile inumidire il terreno e posizionare i semi a una profondità di circa 5 mm. I semi germinano in circa 1-2 settimane.
La divisione dei cespi è un altro metodo di propagazione efficace. Questo può essere fatto in primavera o in autunno. La pianta deve essere scavata dal terreno, divisa in parti e poi reimpiantata in terreni nuovi.
Per quanto riguarda le cure ne richiede davvero poche, ma è importante fornire le giuste condizioni per una fioritura rigogliosa.
Il terreno deve essere mantenuto umido, ma non troppo bagnato, per evitare la marciume delle radici. Durante i periodi di siccità, la pianta può essere irrigata una o due volte a settimana.
La gazania richiede una concimazione leggera, da effettuare una volta al mese durante la stagione di crescita attiva. Un concime liquido adatto per piante da fiore può essere la scelta migliore.
Per quanto riguarda la potatura è sufficiente eliminare i rami e le foglie secche, per permettere ai nuovi di svilupparsi al meglio.
Questa pianta può essere suscettibile all’attacco di afidi, ragnetto rosso e cocciniglie. In caso di infestazioni, è possibile utilizzare un insetticida specifico per il tipo di parassita. La pianta può anche essere colpita da malattie fungine come la muffa grigia o la ruggine.
Martina Pragliola
Manuela Chimera
