Protagonista di discussioni infinite presso le sedi istituzionali, europee e italiane, la farina di grillo è ormai realtà. Una svolta epocale, approvata dalla Commissione Europea, che, dopo aver sentito le ragioni delle parti, ha deciso di prestare il proprio consenso. In questo momento, tengono banco i dibattiti tra le istituzioni parlamentari. Tre ministri del governo Meloni hanno messo nero su bianco alla proposta, che farà la gioia soprattutto di chi desidera un alimento molto proteico.
Debuttano al bar i croissant con farina di grillo
Com’è risaputo, infatti, la peculiarità di tale tipologia di prodotti risiede nei suoi valori nutrizionali. Dovrebbe apprezzarli soprattutto chi ha particolarmente a cuore la forma fisica, andando in palestra e curando in maniera meticolosa l’aspetto alimentare. Comunque, la portata dell’intervento normativo andrà a cambiare il settore del food nelle sue numerose sfaccettature, compresa l’industria dolciaria.
Già da ora a Reggio Emilia, presso il bar Palapa di via Tenni, sono disponibili i croissant realizzati con la farina di grillo. Si tratta di un primo caso assoluto, almeno lungo la nostra penisola. Il sapore ricorderebbe quelli ottenuti con la farina integrale, mentre il prezzo è maggiore. Un cornetto costa, infatti, 2 euro, ovvero 50 centesimi in più rispetto al solito.
Un rincaro reso inevitabile dall’elevato costo della farina di grillo, di 13,50 euro all’etto. Eppure, a dispetto di ciò, la curiosità ha la meglio su ogni altro aspetto. Dopo averne sentito parlare di continuo, la gente desidera assaggiarlo e scoprirne così in prima persona quale gusto abbia. Da lì il boom di domande, come da previsione: quando si dice il fascino della novità.
Oggigiorno la Fucibo, start-up italiana (con sedi a Schio e Londra), è l’unica azienda italiana a proporre articoli in farina di grillo per quanto concerne la grande distribuzione. L’accoglienza positiva del mercato potrebbe spingere varie altre compagnie a seguirne le orme.