L’anguria è un frutto molto prezioso, fin dall’epoca dei romani. Considerando il suo elevato contenuti di zuccheri e soprattutto di acqua.
Spesso ci troviamo a mangiare la polpa, e buttare il resto, quindi semi e buccia. Questi ultimi finiscono spesso nei nostri bidoni, ma ancora ci possono dare dei benefici, ovviamente necessitano di alcune semplici lavorazioni.
Riciclare i semi di anguria
I semi di anguria possono avere una seconda vita, quindi è bene riciclarli. Possono diventare dei validi sostituti ai pop–corn, da gustare alla sera davanti ad un film.
Per renderli pop-corn, serve fargli fare un periodo di spurgo in acqua e sale, questo periodo è piuttosto lungo, serve lasciarli a bagno per circa cinque ore, poi devono essere tostati con limone e zucchero, per avere dei pop-corn alternativi e soprattutto riciclati.
Oltre ai pop-corn, con i semi di anguria si possono anche realizzare dei bellissimi bracciali o collane, il suo colore legnoso si presta molto bene negli abbinamenti. Per realizzare dei bracciali o collane, serve munirsi di pazienza, ago e filo di nylon. Una volta lavati e fatti asciugare per bene, si possono iniziare a bucare con l’ago e passarli nel filo.
Riciclare la buccia di anguria
Riciclare la buccia di anguria invece è una idea più comune, rispetto che riciclarne i semi, ma ancora non è una cosa fatta da molti.
Un modo per riciclare la buccia di anguria è quello di creare una confettura, da poter usare come una marmellata, magari su di una fetta di pane. Per fare una confettura con la buccia di anguria è necessario iniziare dal taglio della buccia, in molti quadratini, dopo averla liberata completamente dalla parte verde più esterna, e lasciando un pò di polpa. Di seguito bisogna avere un limone e almeno 250 grammi di zucchero, si deve unire lo zucchero con i quadratini di buccia, e lasciare riposare per qualche ora, successivamente si fa bollire il tutto. Una volta raggiunta la consistenza desiderata, si spegne e si aggiunge il limone.