Vivere Green

La scelta di alcuni Monaci per cercare di proteggere l’ambiente ha stupito tutti

In Francia i monaci della Grande Certosa di Voiron hanno deciso di proteggere l’ambiente a modo loro. Come? Beh, semplicemente riducendo la produzione del loro liquore, il famoso Chartreuse. Si tratta di un liquore prodotto secondo una ricetta risalente al 1605 e conosciuta, ad oggi, solamente da tre monaci. La particolarità di questo liquore è che vanta una lista di 130 ingredienti, fra fiori e piante (ovviamente tutti segretissimi, sia come tipologia che come quantitativi).

Proteggere l’ambiente riducendo la produzione di liquori

Il liquore Chartreuse ha un sapore dolciastro che cambia parecchio a seconda dell’annata per via proprio della sua composizione (le erbe e i fiori di cui è composto non hanno sempre lo stesso identico sapore di anno in anno). I monaci lo producono in diverse varietà:

  • verde
  • gialla
  • elisir

e lo vendono tramite un’azienda di Voiron. Utilizzato anche come base per altri cocktail, i monaci hanno deciso di produrne di meno per due motivi:

  1. La produzione di questo liquore, per via anche dell’alto numero di ingredienti, porta via ai monaci troppo tempo, riducendo quello che possono dedicare alla preghiera (probabilmente non è possibile lavorare e pregare contemporaneamente, altrimenti lo avrebbero già fatto)
  2. Inoltre la produzione di un liquore del genere danneggia l’ambiente: produrne milioni di casse vorrebbe dire avere un impatto negativo sull’ambiente (incluso trasporto e logistica varia). Senza contare, poi, che i cambiamenti climatici rendono sempre più problematico trovare determinate erbe e fiori
Botte

Da qui la decisione drastica: stop alla produzione su scala industriale. Il liquore continuerà a essere prodotto, ma solamente per quelle casse che serviranno per finanziare la Certosa.

Chissà che in futuro anche altre piccole realtà simili a questa non decidano di intraprendere la stessa strada di questi monaci.

Se siete, dunque, estimatori del liquore Chartreause, occhio: da adesso in poi, a causa del calo di produzione, potreste fare fatica a reperirlo. A meno di non fare direttamente una capatina alla Certosa, questo è ovvio.