I modelli sneakers vanno a ruba oggi sul mercato. Stando alle previsioni degli analisti di settore, nei prossimi anni proseguiranno la diffusione su larga scala, raggiungendo un volume d’affari 95 miliardi di dollari.
Probabilmente anche tu ne hai un paio oggi o ne avevi in passato. Rispetto ad altre tipologie di calzature, hanno un grande vantaggio competitivo: il prezzo contenuto. Se le acquisti via internet esso scende ancora di più e non devi prenderti nemmeno la briga di recarti presso il centro commerciale a te più vicino.
Il punto debole delle sneakers nel riciclo
Le maggiori piattaforme di e-commerce annoverano le proposte di maggior grido, realizzate dalle aziende leader, la cui fama le precede. Il successo riscosso in commercio permette agli acquirenti di seguire la moda, senza doversi svenare.
Ciò vale soprattutto nel caso dei ragazzini, che hanno connaturato lo spirito di emulazione. Ringraziano i genitori, i quali devono farsi in quattro per sbarcare il lunario. Con il costo della vita aumentato, a causa della crisi sociopolitica ed economica, il bilancio familiare va gestito con scrupolo.
Sebbene in pochi ne parlino, le sneakers presentano anche un rovescio della medaglia, relativo all’impatto ambientale. Nella fattispecie, i detrattori puntano il dito contro i materiali adoperati. A differenza di articoli di qualità superiore, gli stabilimenti si avvalgono di fibre e materiali derivanti dal petrolio. La composizione in plastica impedisce di riciclarle, da cui l’incremento delle quantità emesse di gas serra e l’inasprimento della crisi climatica.
Se non hai ancora ben chiaro il problema dei rifiuti, cerca qualche immagine ritraente le famigerate isole di plastica. Per cambiare trend è importante attuare dei comportamenti virtuosi, mentre le sneakers hanno un effetto negativo, perlomeno nella situazione attuale. La speranza è che, con il progresso tecnologico, pure le procedure degli operatori migliorino: ne va del benessere sociale.