Mangiare pesce è sicuramente un toccasana per la salute. Il pesce è un alimento nutriente, ricco di Omega 3.Ci sono però alcune specie che possono essere molto pericolose, come il pesce di cui parleremo oggi , che può causare allucinazioni visive e uditive: il pesce Salpa.
Salpa salma, noto anche come “pesce allucinogeno“, è una specie di pesce presente principalmente nelle acque del Pacifico occidentale, ma anche nel Mar Rosso e nell’Oceano Indiano. Questa specie è particolarmente interessante per le sue proprietà psicoattive, in quanto contiene una sostanza chimica chiamata indolo, che agisce sul sistema nervoso centrale e può provocare effetti allucinogeni.
Il consumo di salpa ha una lunga storia tra le popolazioni locali, che lo spesso utilizzano in rituali religiosi e culturali. Tuttavia è considerato pericoloso e può comportare rischi per la salute.
Uno dei principali rischi associati al suo consumo riguarda la presenza di tossine. Se non cucinato o preparato correttamente, il pesce contenendo una tossina chiamata Ciguatera, può causare una serie di sintomi spiacevoli, tra cui nausea, vomito, diarrea, dolore addominale e vertigini. Nei casi gravi, la Ciguatera può anche causare difficoltà respiratorie e arresto cardiaco.
Per questo motivo, il consumo di sarpa è regolamentato in molti paesi e in alcuni è completamente vietato.
Tuttavia, nonostante i rischi molte persone continuano a consumarlo per i suoi effetti allucinogeni. L’indolo presente nel pesce può causare una varietà di effetti sulla mente e sul corpo, tra cui allucinazioni visive e uditive, sensazioni di euforia e alterazioni della percezione del tempo e dello spazio.
Questi effetti possono variare da persona a persona e variano a seconda della quantità di pesce consumata e dallo stato mentale dell’individuo al momento del consumo.
Casi noti di effetti allucinogeni dovuti al consumo di Salpa
Nella letteratura scientifica si possono trovare alcune segnalazioni di ittioalleinotossismo. La prima riguarda una famiglia di Marsiglia, che nel 1982 mangiò sarpe senza eviscerarle, ritrovandosi ad avere allucinazioni riguardanti animali per circa 10 ore.
La seconda riguarda un uomo che nel 1984 consumò questo pesce senza saperlo, in un ristorante. Una volta in macchina cominciò ad avvertire nausea, vomito e ad immaginare “artopodi giganti”. Si recò in ospedale, da lì il vuoto. Si riprese 36 ore dopo senza ricordare nulla dell’accaduto.
L’ultimo caso riguarda una donna novantenne, che nel 2002, dopo aver consumato la sarpa, si ritrovò tormentata da “animali alati stridenti” per 3 giorni.
Questi casi hanno portato i ricercatori ad approfondire i suoi effetti. Sono arrivati a constatare che la testa è la parte più allucinogena, mentre il fegato e gli organi interni sono altamente tossici. Il fegato è particolarmente tossico in quanto la salpa si nutre di un’alga che contiene tossine che si accumulano proprio in questo organo.