Lo spreco alimentare è un fenomeno purtroppo sempre più diffuso. A tuti noi è capitato almeno una volta nella vita di aprire la dispensa o il frigorifero e trovarci del cibo scaduto di cui ci eravamo dimenticati dell’esistenza. In questo caso il consumatore tende subito a gettare via il cibo in questione, precotto o crudo che sia. Per combattere e limitare questo fenomeno, l’Unione Europea ha deciso di apportare delle modifiche sulle etichette alimentari, in particolar modo alla data di scadenza. Il Parlamento Europeo ha approvato una legge in cui si obbliga il venditore, ovviamente quando sia possibile, ad aggiungere di fianco alla scadenza la dicitura “spesso buono oltre”. Lo scopo di tale manovra è indurre il consumatore a non gettare vi il cibo scaduto da poco ma ancora buono, evitando sprechi alimentari inutili.
La modifica della data di scadenza
Secondo gli ultimi dati nel mondo ogni anno vengono gettate via circa 88 milioni di tonnellate di cibo. Questo causa circa l’8% delle emissioni di gas serra mondiali, ed un spesa pari a 9,2 miliardi di euro l’anno.
Per tale motivo l”8 marzo 2023 l’Unione Europea ha presentato, agli Stati membri, una modifica relativa alle scadenze alimentari. Infatti, di fianco alla classica dicitura “da consumare preferibilmente entro” verrà apposta un’ulteriore etichetta con su scritto “spesso buono oltre“.
Tuttavia questo è possibile solo con alcuni tipi di prodotti alimentari. Esiste infatti una differenzia sostanziale tra “da consumarsi entro” e “da consumarsi preferibilmente entro“. Nel primo caso ci si riferisce alla data in cui lo stato di salute dell’alimento viene meno, dopo il quale non è più possibile assumere il cibo in questione. Nel secondo caso invece la data riportata indica dopo quanto tempo l’alimento perderà i propri odori e sapori. Ed è qui che la nuova dicitura verrà aggiunta, poiché l’alimento con questa etichetta tende a scadere effettivamente parecchio tempo dopo.