A diramare l’allarme è stata Coldiretti: a causa dei cambiamenti climatici e della siccità, le api non solo sono calate di numero, ma hanno prodotto anche meno miele. Questo vuol dire che la produzione di miele italiano è calata di un vasetto su quattro, con una diminuzione della racoclta di circa il 23%. Il che vuol anche dire un inevitabile aumento dei prezzi per quel poco miele rimasto sul mercato.
Perché cala la produzione del miele?
In pratica la siccità derivante dalla cronica carenza di piogge che sta funestando l’Italia ha fatto sì che le api non potessero compiere i loro voli di raccolta. Inoltre il caldo fuori stagione ha anticipato la fioritura delle piante, ma le api ancora non era pronte, cosa che ha comportato una ridotta produzione. Senza scordare, poi, gli eventi atmosferici avversi come temporali fuori stagioni, grandinate e alluvioni che hanno letteralmente distrutto piante e favi.
Ma il vero problema è stato il caldo anomalo. Il 2022 è stato l’anno più caldo mai registrato finora, con temperature medie superiori anche di 1 grado rispetto alle medie stagionali. A questo si è accompagnato il 30% di piogge in meno, cosa che ha ridotto il quantitativo di acqua presente in fiumi e laghi. Inoltre d’inverno ha nevicato pochissimo, affossando ancora di più le riserve montane.
I produttori di miele, però, sono stati anche funestati dai rincari e dall’aumento dei costi di produzione, soprattutto per quanto riguarda elettricità, gas, vetro e cartone. Tutto ciò ha contribuito a portare a una contrazione del mercato del miele in Italia, nazione in cui non ne consumiamo tantissimo (siamo sotto la media europea), ma dove ne produciamo di tantissime varietà, più di sessanta per la precisione.
Questa carenza di miele fa sì che sia necessario importarne dall’estero, solo che i mieli provenienti dall’estero spesso siano di qualità inferiore a quelli nostrani. Al momento sul miele italiano deve esserci scritto “miele italiano”. Se trovi scritto “miscela di mieli originari della UE”, con indicato il nome dei Paesi originari. Invece, se trovi scritto “miscela di mieli non originari della UE”, vuol dire che arriva da paesi extra UE, anche qui poi indicati uno per uno. Esiste anche la “miscela di mieli originari e non originari”, un mix fra i precedenti.