Potrebbe arrivare in Italia il divieto di usato le stufe a pellet ed i camini: il motivo e cosa sta accadendo

Dopo la guerra in Ucraina abbiamo assistito ad un’impennata dei prezzi del gas e dell’energia elettrica. Molte persone sono ricorse all’utilizzo di stufe a pellet e camini a biomassa. Ma a seguito della crisi energetica anche il pellet ha triplicato il suo prezzo. Da allora si sono accesi i riflettori su questo combustibile naturale.

Ultimamente circola la notizia che l’Italia ha deciso di mettere al bando l’uso di stufe e caminetti a pellet a causa dell’inquinamento che provocherebbero. A questo punto ci si chiede se davvero in Italia saranno vietate queste forme di riscaldamento.

C’è da dire che al momento non esiste ancora alcun divieto e comunque queste restrizioni non riguarderebbero tutta l’Italia. Andiamo a fare chiarezza.

Regioni che vietano l’utilizzi di determinate stufe a pellet e camini

In alcune regioni già da diversi anni è vietato l’uso di alcune categorie di stufe e camini che non rispettano determinati parametri che riguardano le immissioni di sostanze nocive nell’aria. Queste regioni sono la Lombardia, la Toscana, l’Emilia romagna, il Piemonte e il Veneto.

In Lombardia già dal 2002 c’è l’obbligo di istallare generatori di almeno 4 stelle e obbligo di utilizzo di pellet di qualità.

Anche in Veneto dal 2017 è vietato l’utilizzo di generatori generatori di calori domestici, alimentati a biomassa legnosa di classe inferiore alla 4, in presenza di impianto di riscaldamento alternativo.

In Piemonte dal 2019 è vietato utilizzare generatori di calore alimentati a biomassa legnosa sotto i 35 Kw, con la classe di prestazione emissiva sotto le 3 stelle.

In Toscana il Consiglio regionale ha introdotto il valore limite delle concentrazioni di PM10 il divieto di utilizzo dei generatori di calore alimentati a biomasse con classe di prestazione inferiore alle 3 stelle.

Per tutte le altre regioni sono in vigore le normative generali che regolamentano l’istallazione l’utilizzo di questi apparecchi in modo da limitare l’impatto ambientale e salvaguardare la salute delle persone.